• Sono in corso le ricerche per rintracciare Danilo Agati ed Ernesto Fortezza, sfuggiti alla retata dei carabinieri
  • La loro cattura potrebbe essere questione di ore
  • Nel corso degli interrogatori, gli indagati coinvolti nell’operazione Algeri hanno fatto scena muta

I carabinieri di Siracusa sembrano aver chiuso il cerchio attorno ai due latitanti sfuggiti all’operazione Algeri che ha fatto luce su un traffico di droga gestito da un gruppo criminale operante nel rione della Mazzarrona, a sud di Siracusa.

Danilo Agati ed Ernesto Fortezza sono sfuggiti alla cattura ma secondo gli inquirenti non sono personaggi di grossa caratura ma la loro cattura potrebbe essere questione di ore. Secondo alcune fonti, Agati è un pescatore, potrebbe essersi imbarcato prima della retata ed è quello che gli inquirenti stanno verificando ma c’è ottimismo nella risoluzione della vicenda.

Il profilo dei latitanti

Agati, l’estate scorsa, si rese protagonista di un avvertimento: piazzò una bomba, poi svelatosi finta, sistemata davanti all’ingresso dell’immobile in una palazzina in via Algeri, dove abitano la sua ex compagna ed i parenti della donna. Il suo obiettivo sarebbe stato darle una lezione per via di una separazione per nulla digerita. Per questo episodio, l’uomo, difeso dall’avvocato Antonio Meduri, ha patteggiato un anno e sei mesi di reclusione. Fortezza, invece, ha dei precedenti per droga.

Il capo della banda

Dalle informazioni in possesso alla Dda di Catania ed ai carabinieri del comando provinciale di Siracusa, il leader del gruppo di via Algeri è Maximiliano Genova, 40 anni, catturato a Malta, dove si sarebbe rifugiato nei mesi scorsi. Probabilmente dopo una vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto, infatti nel giugno scorso, il gup del tribunale di Siracusa ha emesso una sentenza di condanna pari a 6 anni e 6 mesi di reclusione per detenzione di armi e possesso di droga per fini di spaccio.

Gli interrogatori

Hanno deciso di non rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari gli indagati finiti nell’operazione dei carabinieri che ha svelato l’esistenza di un presunto gruppo criminale, organizzato in modo verticistico, capace di controllare il traffico di droga nella zona di via Algeri, a Siracusa. Sono 31 le misure cautelari emesse dal gip del Tribunale, su richiesta dei magistrati della Procura distrettuale antimafia di Catania. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Junio Celesti, che assiste una grossa fetta di indagati, Antonio Meduri, Francesco Fiducia e Giorgio D’Angelo.