Sono 15 le misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Siracusa nei confronti di altrettante persone accusate di aver allestito un vasto traffico di droga ad Augusta, nel Siracusano.
Le misure
Sono 6 gli indagati che sono stati condotti in carcere, 3 ai domiciliari, 2 hanno ricevuto l’obbligo di dimora, altri due il divieto di dimora ad Augusta.
Le indagini
Si tratta dell’epilogo di un’indagine avviata nel gennaio 2020 e sviluppatasi nel periodo caratterizzato dalle prime restrizioni conseguenti alla diffusione del Covid19 nei confronti di alcuni spacciatori del territorio di Augusta che si approvvigionavano della droga a Catania.
I viaggi a Catania per la droga
Gli spacciatori si recavano nel capoluogo etneo con auto prese a noleggio in un autosalone di proprietà di un pregiudicato del luogo, per poi spacciare nel territorio megarese. In alcuni episodi si è anche accertato che, per eludere i controlli, gli assuntori per non essere fermati dai carabinieri con addosso le sostanze acquistate, consumavano lo stupefacente anche all’interno delle abitazioni dei pusher.
Linguaggio in codice
I destinatari del provvedimento, alcuni collegati tra loro da vincoli di parentela, che talvolta effettuavano le
consegne a domicilio in ragione del lockdown, nel riferirsi allo stupefacente utilizzavano talvolta un linguaggio
criptico anche per distinguere la sostanza leggera da quella pesante, del tipo “preparami 7 panini” (riferito a
dosi di droga), “gli vendo un pezzo di scoglio” o “una pietra” (riferendosi in entrambi i casi a cocaina molto compatta), “me ne sono preso 10 cerchi” (dosi di cocaina) o anche prodotti da bar (cappuccino, caffè, granite) e
si sensibilizzavano a vicenda nel limitare le conversazioni telefoniche preferendo l’utilizzo di WhatsApp o
Telegram.
Il volume di affari
In tal modo, si riusciva ad ottenere un guadagno anche di 3.500 euro ogni due giorni (la cocaina, acquistata a
55 euro al grammo, tagliata con mannite, veniva rivenduta a 100 euro, mentre la marijuana veniva venduta a 50
euro ogni 3,5 grammi) ottenendo una sorta di cassa comune, in parte utilizzata per l’acquisto di nuova sostanza
da spacciare.
Spacciatori col reddito di cittadinanza
A seguito dei controlli effettuati con il Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro, nove persone raggiunte dalle misure sono risultate destinatarie del reddito di cittadinanza, per cui verrà avanzata la proposta di revoca del beneficio.
I sequestri di droga
Nel corso dell’attività, terminata nel mese di ottobre 2020 sono stati sequestrati: 260 grammi di cocaina; 800 grammi di marijuana; è stata individuata nel territorio di Augusta una piantagione di marijuana con 95 (novantacinque) piantine
Gli arresti nel corso delle indagini
Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno arrestato 11 persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti, 10 i denunciati, 23 le segnalazioni in Prefettura. sono state denunciate 10 persone in stato di libertà per il medesimo reato
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