Sono stati assolti perché il fatto non sussiste 7 persone, tra funzionari, ex dirigenti della Fondazione Inda, e imprenditori, tutti quanti finiti sotto processo nell’ambito di una inchiesta per associazione a delinquere e truffa della Procura di Siracusa.

Imputati assolti

Vanessa Mascitelli,  Enza Signorelli, Renato Renato, Laura Scandurra, Giampiero Parrinello, Angelo Renato, Corradina Ricciolo erano finiti sotto i riflettori della magistratura siracusana,  in quel periodo guidata da Francesco Paolo Giordano, che focalizzò l’attenzione sulle spese dal 2005 al 2012 sostenute dall’Inda, organizzatrice delle rappresentazioni classiche al Teatro greco di Siracusa.

Secondo la tesi dei magistrati, i contratti di pubblicità  della Fondazione “venivano conclusi attraverso licitazioni private a favore di società riconducibili a parenti e/o coniugi di funzionari dell’Inda”.

Il pm ha chiesto l’assoluzione

Il pm della Procura di Siracusa, Tommaso Pagano, al termine della requisitoria, ha chiesto ai giudici del Tribunale di Siracusa, presieduto da Carla Frau, una sentenza di assoluzione nei confronti degli imputati.

L’altra assoluzione

Tre anni fa, in un altro processo, erano state assolte, anche in questo caso perché il fatto non sussiste,  Vanessa Mascitelli e Corradina Riccioli coinvolte in una seconda inchiesta della Procura di Siracusa sull’assegnazione dei contributi regionali alla Fondazione pari a due milioni di euro. Precedentemente, erano stati scagionati  l’ex sindaco Roberto Visentin, Silvia Lombardo,  Tiziana Caccamo, Enza Signorelli, Sergio Scaffidi, Sonia Navarra, Marco Salerno, Margherita Modica, Giacomo Currò, Elio Carreca.

I contributi pubblici

L’indagine, coordinata dall’ex procuratore di Siracusa, Francesco Paolo Giordano e dal sostituto Magda Guarnaccia, ebbe origine  da una segnalazione dell’assessorato al Turismo in relazione ai contributi comunitari del Programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale concessi per gli anni 2009 e 2010.

Secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti, sarebbe emerso un intreccio tra dipendenti della Fondazione dell’Istituto nazionale del dramma antico e dirigenti della Regione che, per l’accusa, non avrebbero fatto osservare tutte le prescrizioni richieste dal bando di partecipazione al finanziamento e avrebbero così consentito alla Fondazione di percepire indebitamente contributi comunitari per un totale di oltre 2 milioni di euro per le rappresentazioni classiche messe in scena nel Teatro Greco di Siracusa nel 2009 e 2010.

Castello accusatorio inconsistente

Ma il castello accusatorio non ha retto alla processo. In entrambe le inchieste era anche finito, l’ex sovrintendente Fernando Balestra, deceduto il 3 giugno del 2016.