• Il Comitato No Villaggio a Cassibile ha chiesto un incontro con il prefetto di Siracusa
  • Il Comune realizzerà a Cassibile un centinaia di alloggi per i braccianti stranieri
  • Nella petizione contro il villaggio ci sono le firme di alcuni stranieri.

Tra i firmatari della petizione contro la realizzazione di un centinaio di alloggi a Cassibile, in contrada Palazzo, ci sono anche degli stranieri che ormai vivono da anni nel quartiere a sud di Siracusa. Lo afferma il portavoce del Comitato No Villaggio, Paolo Romano, che ha chiesto, in una lettera, un incontro con il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto.

Stranieri contro il villaggio

“Questi stranieri che hanno firmato -dice Romano a BlogSicilia –  sono perfettamente integrati, alcuni di loro hanno comprato casa e vivono in simbiosi con la comunità. Questo per dire che il razzismo non c’entra nulla contro il villaggio per i braccianti. E’ realizzato in un’area degradata che tenderà a ghettizzarsi ancora di più. Chiediamo inoltre il coinvolgimento degli altri Comuni per evitare che Cassibile resti da sola”

La lettera

“Da cittadini crediamo di avere il diritto di far sentire le nostre proposte alternative e allo stesso tempo il dovere di collaborare con chi ci tratti da interpreti e non da perseguitati. Riteniamo doveroso sollecitare le istituzioni affinchè si dia la possibilità ai residenti di suggerire delle soluzioni alla problematica. Confidiamo pertanto nella sua gentile considerazione ed in attesa di riscontro la salutiamo distintamente” si legge nella lettera inviata al prefetto dal Comitato che, nei giorni scorsi, ha presentato un esposto al palazzo di giustizia in quanto ritiene che l’area in cui sorgeranno le abitazioni per i braccianti ha un’altra destinazione d’uso nel Piano regolatore di Siracusa.

La posizione del prefetto

Nei giorni scorsi, il prefetto, chiamato in causa anche dalla Cgil per la convocazione di un tavolo di confronto con i sindaci e le associazioni datoriali, ha scritto alle associazioni a tutela delle imprese agricole, sollecitandoli a far rispettare ai loro iscritti le norme che prevedono l’assegnazione degli alloggi ai braccianti assunti. Allo stesso tempo, il prefetto ha anche ammonito i sindaci che non hanno provveduto, nonostante i fondi messi a disposizione dal ministero dell’Interno, a realizzare degli alloggi per gli stranieri, come, invece, hanno fatto i primi cittadini di Siracusa e Lentini. L’idea è che senza una equa distribuzione dei migranti tra Comuni tutto il peso ricadrà inevitabilmente su Cassibile.

Il Comune di Siracusa

” Chi ha il contratto e appartiene ad altri territori venga ospitato dagli imprenditori agricoli dove lavora o inizino a pensarci altri Comuni” ha spiegato nei giorni scorsi l’assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata. “Questa amministrazione il problema di Cassibile lo  sta affrontando con forza, a differenza di quanti nei decenni, hanno fatto “orecchie da mercante” e oggi, magari, cavalcano il malcontento.