- Accoglienza trionfale per Luigi Busà, oro olimpico nel karatate kumite, all’aeroporto di Fiumicino
- Con lui il maresciallo Luigi Guido del gruppo sportivo dei carabinieri ed i colleghi del team della nazionale azzurra
- Busà dedica la vittoria alla famiglia, ad Avola, alla Sicilia, ai carabinieri ed al suo maestro
- Testimonial della campagna Sì-vax: vacciniamoci
Applausi, abbracci, lacrime. Tanta gioia ed affetto. Il rientro in Italia di Luigi Busà, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo nel karate, specialità kumite 75 chilogrammi, è accompagnato dall’allegria di chi ha esultato con lui per un successo storico. Una vittoria che ha coronato una carriera fantastica costellata da due titoli mondiali, cinque europei, 14 titoli italiani (consecutivi) e svariati piazzamenti iridati e continentali.
Ad accoglierlo il maresciallo Luigi Guido del centro sportivo dei carabinieri, i colleghi ed ovviamente il team della nazionale azzurra di cui lui è stato capitano in occasione dei giochi a cinque cerchi.
Tante emozioni
Non sono mancate le emozioni, anche forti, per quella che è stata una festa in piena regola in aeroporto. Per lui e per Viviana Bottaro, atterrata anche lei a Fiumicino, che a Tokyo ha conquistato il bronzo nel kata.
“Sono confuso e frastornato – ha detto Luigi Busà – ma felicissimo. Il 13 agosto rientrerò a casa mia, ad Avola e non vedo l’ora di abbracciare il mio paese e la mia famiglia”.
Le dediche ed i ringraziamenti
Busà ha continuato con le immancabili dediche e ringraziamenti. “Dedico il successo ai miei genitori, alle mie sorelle”. Ha detto l’oro di Tokyo. “In particolar modo a mio papà Nello che è stato il mio primo maestro ed a mia sorella Lorena – ha contiunato – e dedico questa medaglia anche a tutta Avola e alla Sicilia intera. E ovviamente all’arma dei carabinieri che mi ha permesso e mi permette di allenarmi, a Mauro Venanzetti – per tutti noi Mauretto – e all’intero team della nazionale. Ci hanno organizzato una festa bellissima in un ristorante e abbiamo anche mangiato benissimo”.
Una medaglia attesa da tempo come lui stesso ha ribadito più volte subito dopo il trionfo di Tokyo. E che potrebbe rimanere l’unico per molto tempo: a Parigi il karate kumite non ci sarà.
Busà testimonial della campagna Sì-vax: vacciniamoci
Ieri, 11 agosto, Luigi Busà è stato anche ospite d’onore, protagonista e testimonial di uno spot girato al Centro Olimpico Matteo Pellicone. Una iniziativa per sensibilizzare ulteriormente le persone sulla vaccinazione.
L’iniziativa del gruppo sportivo dei carabinieri sostiene, infatti, con forza la campagna Sì-vax: vacciniamoci.
Il campione olimpico siciliano ha sposato immediatamente la causa: “La vaccinazione è davvero importante, mi permette di stare con la mia famiglia tranquillamente ed è il modo, oggi, per dimostrare il proprio rispetto nei confronti della società e delle altre persone. Io mi sono vaccinato e guardatemi: sto benissimo e ho appena vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi”.
Nello spot c’è la partecipazione anche dell’attore e doppiatore Francesco Pannofino. A lui è stata affidata la voce del contraddittorio, colui che, male informato, insinua dubbi. È uno spot per sensibilizzare sul tema del vaccino, dunque, ma anche sul tema dell’informazione: ai no-vax Luigi Busà risponde di informarsi solamente tramite l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
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