• Luigi Busà centra il bersaglio grosso e conquista l’alloro olimpico nel kumite -75 kg
  • In finale supera di misura 1-0 il rivale di sempre l’azero Aghayev
  • Il suo oro abbatte il record di medaglie conquistate dell’Italia in una sola edizione dei Giochi

Una medaglia da sogno, una medaglia da record targata Sicilia. Arriva dal karate (specialità kumite -75 kg), disciplina che fa il suo esordio alle olimpiadi. Sul tatami del mitico Nippon Budokan arriva l’oro per l’avolano Luigi Busà che corona una carriera stellare tra cui balzano due titoli mondiali e cinque europei.

In finale battuto l’azero Aghayev

Luigi Busà ha confermato i pronostici della vigilia ed ha superato l’azero Rafael Aghayev, il suo grande rivale, al termine di una finale combattutissima e conclusa per 1-0. Forse non il miglior duello vista la posta in palio. Ma l’unico punto conteggiato arrivato a metà incontro è stato sufficiente al 33enne di Avola (34 il prossimo 9 ottobre) per coronare una carriera stellare dove adesso non manca nulla: due mondiali, 5 europei, 13 titoli italiani.

“Se è un sogno, lasciatemi sognare”

“Ho fatto 20 anni di gare, ma è pesante – ha detto Luigi Busà al termine delle gare – la finale è stata qualcosa di magico. Ed alle Olimpiadi è tutto più difficile. Ho iniziato bene, poi sono stato sorpreso e poi mi sono ripreso. Semifinale fantastica. Se è un sogno lasciatemi sognare. Un anno che se lo raccontassi sarebbe da matti, quindi per me una doppia vittoria”.

Il cammino verso l’oro

Il karateka di Avola aveva superato in semifinale l’ucraino Stanislaw Horuna per 3-0.

Nel girone eliminatorio il capitano della squadra azzurra, ha esordito battendo 5-0 l’australiano Tsuneari Yahiro, poi è stato sorpreso 2-0 dal kazako Nurkanat Azhikanov, impattato per 2-2 col tedesco Noah Bitsch e l’azero Rafael Aghayev.

Record di medaglie

Con Busà arriva anche il record assoluto di medaglie. Già sicuro del bronzo con la qualificazione in semifinale, il karateka avolano ha portato la 37ma medaglia superando il primato di 36 podi ad un’edizione dei Giochi che resisteva da Roma 60 quando le medaglie furono 36 assieme all’edizione di Los Angeles 1932. Record ritoccato dalla 4X100 che ha conquistato un altro oro a toccando quota 38.

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