Archiviato il successo ad Ascoli che spalanca le porte dell’alta classifica al Palermo, la squadra torna a pensare al campionato. Il prossimo impegno è vicino: venerdì 22 settembre alle 20.30 i rosanero ospiteranno il Cosenza per l’anticipo della sesta giornata di serie B.

Giuseppe Aurelio è stato tra i protagonisti della vittoria della squadra di Eugenio Corini al Del Duca. Ed è suo il colpo di testa a metà del primo tempo che impegna Viviano nell’unica parata della prima frazione. Il terzino sinistro ha raccontato il momento della squadra ai microfoni del club di viale del Fante.

“Grande vittoria ad Ascoli – ha sottolineato – siamo stati squadra a tenere il risultato sullo 0-0 fino alla fine. Poi, grazie a Leo Mancuso e ad una spizzata di Pietro Ceccaroni abbiamo vinto la partita e siamo stracontenti per i tre punti portati a casa. Nel primo tempo ho sfiorato il gol su una punizione che abbiamo provato e riprovato in allenamento. Peccato. Ci sono andato vicino ed ho sfiorato l’emozione che ha provato Mancuso. Sarà per la prossima volta”.

Testa già al Cosenza

Aurelio pensa già al prossimo impegno. Quel Cosenza che nella scorsa stagione strappò quattro punti vincendo in casa (3-2) e imponendo lo 0-0 al Barbera rischiando anche di vincere. “La testa è già al Cosenza – racconta – stiamo già lavorando per fare una grande prestazione venerdì sera davanti al nostro pubblico. Ascoli è già stata archiviata. Il Cosenza è una squadra forte: ha pareggiato al 99′ col Sudtirol, ha pareggiato col Venezia che è una grande squadra. Verranno qui per fare risultato”.

Competitivi per la serie A

L’esterno difensivo prosegue parlando degli obiettivi della squadra: “Quest’anno il nostro obiettivo è essere competitivi per la serie A. Ce la metteremo tutta. Siamo sicuri che in ogni partita daremo tutto ma siamo altrettanto sicuri che altre squadre vorranno essere protagoniste come noi e competitive”.

“Ora sto bene”

E parla anche della sua situazione fisica. Il giovane giocatore ex Pordenone ha avuto noie muscolari sul finire del ritiro: “Nell’ultima parte del ritiro ho avuto qualche piccolo problema muscolare ma ora sto bene. Mi sto allenando alla grande grazie a tutti i miei compagni che mi stanno facendo tenere alto il ritmo pur non avendo fatto il ritiro aiutandomi in ogni piccolo dettaglio”.

Ventidue titolari

Poi ribadisce un concetto caro al tecnico Eugenio Corini: il fatto di avere 22 titolari. “Quest’anno sono arrivati giocatori d’esperienza. Molti di questi hanno vinto anche campionati quindi a me che sono giovane danno molta fiducia aiutandomi in ogni piccolo dettaglio. Siamo 22 titolari. Non importa se inizi e o entri a partita in corsa perché riusciamo ad essere decisivi. Guardando pure Ascoli, Leo (Mancuso, ndr) è entrato dalla panchina e ci ha fatto vincere la partita. Questa è una grande cosa perché sappiamo che in ogni caso possiamo essere determinanti”.

Lund

Qualche parola sul compagno di reparto, Kristoffer Lund, danese con passaporto statunitense. “Con Lund c’è un buon rapporto: lo sto conoscendo meglio in questi giorni anche perché è stato poco con noi dato che è stato due settimane in Nazionale. Lo sto aiutando a conoscere meglio la lingua. Anche Lund sa come me che quando il mister ci chiama in causa dobbiamo farci trovare pronti”.

Torretta ed il calore dei tifosi

Giuseppe Aurelio prosegue parlando del centro sportivo di Torretta, ormai sede stabile degli allenamenti dei rosanero, e dell’importanza dei tifosi che anche ad Ascoli si sono fatti sentire. “Finalmente qui a Torretta abbiamo la possibilità di lavorare molto bene. La società dà tutto quello che ci serve e tra poco finiranno i lavori. Dopo 123 anni avere un centro sportivo tutto nostro è una grande cosa per noi e per la nostra città”.

Ed inoltre: “I tifosi in trasferta sono per noi una marcia in più. Ad Ascoli sono stati 500 ma ogni volta quando sono presenti riempiono il settore ospiti.
Questo per noi è un grande motivo d’orgoglio e ci spinge a fare bene, così come in casa. Ci sono tantissimi abbonati e vedere lo stadio pieno ci fa capire che sono il nostro 12mo uomo in campo”.

Palermo ed i palermitani

Ultimo cenno, come da tradizione, sul rapporto con la città ed i palermitani. “Grazie alla mia ragazza sto conoscendo tantissimi posti molto belli a Palermo. L’ultimo che ho visto è il Santuario di S. Rosalia. Dei palermitani mi piace la sincerità e disponibilità nei miei confronti fin dal primo giorno in cui sono arrivato”.

Articoli correlati