Ufficializzato pochi giorni fa, Sebastiano Desplanches si presenta in maglia rosanero. Il giovanissimo portiere del Palermo, al quale si è legato per i prossimi 5 anni, parla del suo arrivo nel club di viale del Fante.

Si parla di prospettive ovviamente. Desplanches non sarà titolare ma avrà il compito di essere il vice Pigliacelli, di lavorare duro e di aspettare il momento giusto per poter dare una mano. In sostanza dovrà essere pronto.

Il ventenne proveniente dal Vicenza nella seconda parte della stagione ha giocato a Trento in serie C ma si è guadagnato la notorietà ai Mondiali Under 20 che si sono svolti il mese scorso in Argentina e che hanno visto l’Italia di Carmine Nunziata arrivare – per la prima volta nella storia – alla finalissima. Poi la pausa e le trattative per portare il gioiellino in Sicilia col Palermo che ha superato la concorrenza di altre società anche straniere.

Queste le sue prime parole da rosanero: “Ho scelto Palermo perché è una piazza storica, e la città è bellissima. Sono felicissimo di essere qua. Non ho esitato un attimo quando mi hanno chiamato. Avere dietro un gruppo come il City Group è una cosa in più, che ci dà tranquillità e sicurezza: ci permette di essere nella migliore posizione per giocare”.

Gerarchie già delineate, “Arrivo in punta di piedi”

Durante l’incontro con i giornalisti, Desplanches ha parlato di gerarchie. Pigliacelli titolare ma è un dato di fatto, saputo e risaputo. “Sono giovane. Arrivo in punta di piedi, con umiltà. Corini è stato chiaro sulle gerarchie: io lavorerò al massimo per farmi trovare pronto”.

“Mondiale Under 20, esperienza che mi porterò tutta la vita”

Inevitabile il richiamo all’impresa alla Coppa del Mondo di categoria, secondo posto e miglior portiere della kermesse: “Il Mondiale U20 ha avuto un impatto importante. È un’esperienza che mi porterò dietro per tutta la vita. Sicuramente adesso devo accantonare questa esperienza: il mio futuro è tutto da scrivere”.

Poi si è parlato della preparazione. Depslanches ha svolto allenamenti personalizzati ed ha spiegato il perché: “Una scelta corretta dello staff. Vengo da un mese di stop: fare palestra e fare campo è diverso. Il mister mi ha proposto questo allenamento e ho accettato”.

Ed ancora: “Tedino? Lo ringrazio per la fiducia a Trento, non tutti avrebbero fatto giocare un giovane soprattutto in un ruolo così delicato come quello del portiere ed in una squadra che lottava per la salvezza (i gialloblu si sono salvati direttamente evitando per un punto i play out, ndr). Mi ha augurato buona fortuna”.

“Lavorare con Pigliacelli mi aiuterà a crescere”

Il portiere parla dell’importanza di allenarsi con un collega come Pigliacelli:  “Avere un portiere esperto come Pigliacelli mi aiuterà a crescere. Io non ho grosse lacune, ma devo appunto lavorare su tutti gli aspetti”.

“Sorrentino e Sirigu hanno fatto la storia”

Il Palermo ha avuto diversi portieri protagonisti in massima serie. Una buona tradizione e Desplanches sottolinea: “Non sarebbe male rivivere quello che hanno vissuto Sorrentino e Sirigu, che sono i portieri più grandi della storia di Palermo”.

E poi sul futuro: “Lavoro giorno per giorno per migliorarmi. Non mi va di pensare ai prossimi 2-3 anni”.

Primavera del Milan ed il sogno Nazionale

La conferenza stampa di presentazione si è chiusa col giovane estremo difensore che ha parlato dell’esperienza nelle giovanili del Milan ed il sogno – ovvio – di parare in Nazionale.

“Il Milan ha scelto di mandarmi a Vicenza. Io ho accettato e sono andato avanti per la mia strada. Ora sono felicissimo di essere qua. Sogno di parare in Nazionale. Devo lavorare giorno per giorno, perché al momento sono solo sogni. Si vedrà, ora penso solo ad aiutare la squadra”.