Ieri pomeriggio, mercoledì 10 giugno, durante la conferenza stampa, il presidente del Palermo Dario Mirri ha attaccato Joe Tacopina, ex presidente del Venezia.

Mirri ha detto: «Non lo conosco e non credo di volerlo conoscere. Io continuerò a parlare con tanta gente, se arriverà qualcuno migliore di me per intraprendenza e passione mi farò da parte. Fino ad allora dovrò verificare ogni possibilità. A gennaio mi convocò uno studio di Roma affermando che l’avvocato Tacopina era interessato alle quote del Palermo. Non appena seppi questa cosa non mi alzai subito, ma dopo circa cinque minuti ringraziando l’avvocato. Quello che è successo con Tacopina al comando sia a Bologna che a Venezia non mi ha per nulla convinto, poi ricordiamoci che quando era presidente dei lagunari sperava nella nostra retrocessione per risalire. Ho mandato un messaggio a Tony Di Piazza spiegandogli la situazione e lì ho avuto la conferma che l’ex vicepresidente era in contatto con Tacopina. A febbraio poi Di Piazza mi disse di voler invitare Tacopina a vedere una partita e io risposi di no perché la società non ne aveva intenzione».

LA REPLICA DI TACOPINA

Joe Tacopina ha inviato una lunga nota a Mediagol.it per replicare alle parole di Mirri.

«Quando ho sentito le parole di Mirri sul mio conto non ho potuto che sorridere – ha esordito Tacopina – Non è la prima volta che mi vedo tirato in ballo da questa persona e sino ad oggi avevo deciso di non intervenire in una querelle che riguarda lui e Di Piazza, ma le sue affermazioni mi costringono ad intervenire per chiarire alcuni fatti».

«Stupisce innanzi tutto che si leggano molti dettagli di un incontro avvenuto a gennaio a Roma presso un noto studio legale e che per stessa richiesta del Sig. Mirri sarebbe dovuto restare riservato (e sarebbe rimasto tale se l’attuale dirigenza del Palermo non avesse deciso di raccontarne il contenuto). Ma non abbiamo nulla da nascondere quindi non ho problemi a raccontare quanto avvenuto», ha aggiunto.

Poi il racconto dell’incontro: «Ero stato contattato da un importante gruppo di investitori italo americani che si erano mostrati interessati a rilevare il Palermo, pertanto avevo chiesto all’avvocato Gianluca Cambareri dello Studio Tonucci & Partners di incontrare il Sig. Mirri per sondare la disponibilità dell’attuale proprietà del Palermo a cedere il Club. Avevo voluto presentare questo gruppo perché amo la città e la sua gente (mia madre viene da là) e perché ero certo che un tale livello di investitori avrebbe garantito un futuro radioso e finanziariamente più solido al Palermo rispetto a quello attuale che, a quanto leggo dai giornali, non è propriamente roseo», tuttavia «nei giorni successivi sono stato informato dal mio legale che il Sig. Mirri non aveva al momento intenzione di cedere e la vicenda si è chiusa lì».

Tacopina ha anche reagito al giudizio negativo di Mirri sul suo operato nel mondo del calcio: «I miei record, che evidentemente non conosce, parlano da soli. Ho portato milioni di dollari nel calcio italiano tra Roma, Bologna e Venezia. Tre squadre che dopo l’ingresso dei capitali americani da me introdotti hanno visto crescere esponenzialmente il loro valore e sono oggi club solidi e presi come modello di business da molti altri. Il Bologna era stato retrocesso in serie B e da presidente l’ho riportata subito in serie A. Quando ho preso il Venezia la società era in bancarotta, veniva da diversi fallimenti ed in 2 stagioni siamo tornati in serie B come promesso. La AS Roma è stato recentemente trattata a valori che mai si sono visti nel calcio italiano».

Infine, «auguro ai tifosi del Palermo il successo che meritano ed una proprietà che possa riportarli presto nel calcio che conta».

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