È la vigilia di Padova-Palermo, finale di andata dei play off per la serie B. Una vigilia che arriva dopo una settimana in cui è cresciuto ancora di più l’entusiasmo per il cammino dei rosanero che domani sera alle 21 (diretta streaming su Eleven Sports, Sky Sport 251 e in chiaro su RaiPlay), domenica 5 giugno all’Euganeo di Padova, vedrà celebrarsi il primo atto della sfida decisiva contro la fortissima squadra biancoscudata.

Un entusiasmo sottolineato dal fatto che in poco più di 3 ore i circa 3.000 biglietti per il settore ospiti dell’impianto veneto siano stati venduti. E che per domani sera, ci saranno anche alcuni tifosi residenti a supportare De Rose e soci.

Saranno 180 minuti di fuoco che vedranno le due squadre migliori di questi spareggi contendersi l’ultimo posto in serie B raggiungendo così le tre vincitrici dei gironi di serie C della regular season, ovvero Sudtirol, Modena e Bari.

Baldini “Occasione da non perdere”

Il tecnico Silvio Baldini ha presentato la partita tra Palermo e Padova: “So solo che questa è una occasione da non perdere. Sono contentissimo di giovare questa partita con una squadra fortissima ma questso non toglie che il nostro entusiasmo si debba fermare per la forza dell’avversario. Dobbiamo cercare di esprimere ed abbiamo 180 minuti per farlo con leggerezza. Sto vivendo da domenica sera come se avessi venti. Sto pensando che il Palermo vincerà ma non perché non rispetti gli avversari ma perché anzi, li rispetto più che mai”.

Il Palermo recupera Floriano e Accardi

Baldini ha poi continuato parlando del recupero di alcune pedine importanti. Floriano ed Accardi saranno a disposizione del tecnico. “Floriano e Accardi stanno bene entrambi – ha sottolineato – come sempre sarà il campo a farmi decidere che giocherà. Faremo la rifinitura e vedremo. So cosa possono darmi i ragazzi. Loro devono pensare di essere degli eroi che hanno coraggio. Abbiamo pensato che se volevamo ottenere questi risultati dovevamo andare oltre al campo. Non abbiamo cercato di gestire la fatica ma anzi abbiamo fatto di più. Per un allenatore è bellissimo, è gratificante. Ce la giocheremo a viso aperto e con grande fiducia. Con grande consapevolezza di avere raggiunto un risultato importante. Anche la tosse che mi viene è frutto dell’adrenalina che è in circolo”.

E prosegue elogiando ancora la voglia di fare del suo gruppo: “I ragazzi hanno voluto lavorare di più nonostante i sette giorni di pausa. E questo mi fa piacere. Hanno scaricato la tensione”.

“Dall’Oglio giocatore fuori categoria”

Anche Jacopo Dall’Oglio è una pedina importante. Il tecnico ne ha parlato: “Non esistono gerarchie, ma solo chi dà di più o leggermente di meno. Dall’Oglio è un grande giocatore che con la categoria ha poco a che fare. Ma vedo tutti e nell’ultimo periodo Damiani ha tirato fuori grosse partite. Ha fatto un gran lavoro. Ho il vantaggio di avere un giocatore più fresco degli altri ma valuto altro, ,non tanto la freschezza ma quello che mi dà in allenamento. Voglio vedere la fame. Chi non gioca non è detto che non abbia questa caratteristica. Al momento i giocatori sono tutti in palla e tutti in forma”.

“Soleri giocherà per il Palermo, non pensa al Padova”

Tifosi del Palermo esultano dopo il gol di Soleri

Edoardo Soleri è in prestito dal Padova, per lui sarà una partita particolare. Ma Baldini ha fugato ogni dubbio: “Non ci ha neppure pensato Soleri che è giocatore del Padova in prestito al Palermo. E’ un professionista puro ma so che non gli importa niente. Soleri è un giocatore così bravo che il Palermo non deve perdere. Giocherà benissimo”.

“Il Padova è squadra forte ma noi non dobbiamo avere paura”

L’allenatore rosanero guarda al Padova con molto rispetto ma vuole che i suoi giocatori siano sereni. “Abbiamo affrontato finora squadre molto forti – osserva l’esperto tecnico di Massa – dal Monopoli al Bari. In questi play off abbiamo affrontato tutte le squadre più forti della serie C e l’abbiamo spuntata. Siamo consapevoli e ce la giocheremo a viso aperto. A noi deve interessare la nostra prestazione in campo e poi vedremo come andrà a finire. Non ho paura e nessun condizionamento ma non per fare il gradasso o perché non rispetti l’avversario ma proprio perché rispetto il Padova voglio un atteggiamento propositivo”.

“Non penso ai pronostici ma solo a dare energia al Palermo”

Il Padova sembrerebbe più favorito dai pronostici ma ha lo spettro di dover rispettare le previsioni ed il ricordo di una finale di play off maledetta e persa ai rigori lo scorso anno con l’Alessandria. Inoltre, nell’arco di 180 minuti, la sfida di ritorno al Barbera di Palermo, per il prossimo 12 giugno, potrebbe dare ulteriore vantaggio ai rosanero. Fondamentale fin da subito, la prima partita.

“Non penso ai pronostici- sottolinea Baldini – perché toglierei energie da infondere alla squadra. Il Padova l’ho studiato bene, è forte, come il Monopoli, il Bari, Triestina, Entella e Feralpisalò. Tutte squadre che possono far male. Vedremo il campo cosa dirà. Ma come ripeto: voglio vivere queste due settimane come se avessimo vinto perché abbiamo affrontato un percorso importante che ci ha portato a superare tutte le difficoltà”.

“I ragazzi vogliono la prestazione”

Baldini ribadisce: “Non ho rimpianti. I ragazzi hanno voluto lavorare di più in queste settimane ed hanno capito che il lavoro è fondamentale. Anche loro faranno lo stesso perché è giusto che sia così. Ma noi vogliamo essere i più forti, senza mai mancare di rispetto, perché abbiamo lavorato così tanto al punto di dire ai ragazzi di stare attenti. I ragazzi vogliono la prestazione”.

L’allenatore del Palermo continua: “Questa è occasione che non dobbiamo perdere. Dobbiamo essere noi stessi. Il calcio pretende il risultato ma cerco questo facendo esprimere liberamente i miei giocatori. Devono giocare senza pensare a nulla. Gli aspetti tecnico-tattici li abbiamo provati. Noi li conosciamo bene così come il Padova conoscono noi. I ragazzi mi hanno chiesto di lavorare. Sono contento di questo. Ho tanta adrenalina in circolo e sento che la città intera che ha passione tifa per noi. Per me è importante che i giocatori siano felici per giocarsi una finale e non l’angoscia. Se si ha paura le cose vanno sicuramente male. E sicuramente il nostro pubblico farà tanto. Domenica saremo 35mila-40mila. Nessuno può permettersi di gestirsi e nonostante i diffidati. Se mi accorgessi che qualcuno tirasse la gamba per paura della ammonizione lo sostituirei e non giocherebbe la finale”.

“Il 23 dicembre, sapevo che il destino mi aveva dato una possibilità”

Il tecnico rosanero ha poi concluso ribadendo il fatto che il destino gli ha dato una possibilità. “Il 23 dicembre sapevo che il destino mi aveva dato una possibilità dopo 18 anni. Ero curioso di vedere come me la sarei giocata. E l’unica possibilità era questa, arrivare in finale e vincerla. Mi sono legato alle cose reali, guardando i giocatori dritto negli occhi, dritto al problema per risolvere quello che serviva. Ho sempre detto che se fossi entrato nel loro cuore, loro sarebbero stati migliori. E non sono entrato nel cuore facendo il simpatico ma essendo me stesso. C’è una grande fede. Quando sono venuto e ve l’ho detto, anche nei momenti più difficili, che avremmo raddrizzato la situazione e risolto i problemi”.

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