Eugenio Corini riabbraccia Palermo e lo fa con entusiasmo e con molta flemma riportando anche un messaggio chiaro “Crescita e consolidamento”. Ma senza dimenticare i sogni che però fanno parte di un percorso lungo e ricco di insidie.
Ed a proposito di insidie, il 13 agosto, esordio con il Perugia in campionato, è dietro l’angolo. Il suo arrivo è stato concretizzato domenica, 7 agosto, dopo una decina di giorni dalle dimissioni di Silvio Baldini.
Una tempistica inconsueta per il calcio italiano che Giovanni Gardini, direttore generale del Palermo, ha voluto spiegare prima della presentazione del tecnico così come il modus operandi del City Group.
“Abbiamo il piacere e l’onore di presentare Eugenio Corini come allenatore. Soddisfatti di averlo portato a Palermo. È un allenatore di grande spessore e ho avuto la fortuna di conoscerlo. Ne apprezzo le doti umane. Poi viene l’aspetto tecnico e ritengo sia l’allenatore ideale per il nostro percorso che riteniamo di dover fare per un periodo non assolutamente breve”.
Gardini “Lavoriamo per mantenere la categoria”
Il direttore generale ha continuato: “Ci siamo presi qualche giorno in più per la scelta. Abbiamo approfondito la conoscenza diretta. E lo abbiamo fatto per rispetto a questo meraviglioso pubblico e città che ha sostenuto la squadra in ogni momento. Siamo nella condizione migliore per la scelta. Per sgombrare il dubbio da ogni potenziale equivoco, il nostro obiettivo è quello di creare una stabilità sportiva. Il mantenimento della categoria guardando in alto senza però creare aspettative o illusioni che non possiamo mantenere al momento. Senza, tuttavia, dimenticare di sognare”.
Ed ha concluso: “Ma c’è bisogno di tempo. Noi lo abbiamo, lo vogliamo mettere a disposizione e non abbiamo fretta. È fondamentale che venga recepito. E non sarà una partita che modificherà il nostro progetto o percorso e modo di pensare”.
“Ci siamo trovati sbigottiti dalle dimissioni di Baldini e Castagnini”
Gardini ha parlato anche del direttore sportivo che attualmente è Leandro Rinaudo: “Non dico che siamo stati impreparati ma sicuramente siamo rimasti sbigottiti dalle dimissioni di Baldini e Castagnini. Abbiamo scelto Eugenio. Per fortuna abbiamo in società persone come Leandro Rinaudo e Luciano Zavagno. Non abbiamo fretta di scegliere il nuovo direttore sportivo. Faremo le nostre valutazioni, vogliamo ponderare per prendere l’opzione migliore per il Palermo. Il calcio oggi è un’azienda, la scelta dell’allenatore va fatta partendo dal tipo di persona che si ha davanti. Conoscenza del territorio, dei tifosi, della squadra. Come si può ridurre la possibilità di commettere errori. Per fare questo, non si ritiene la rapidità come capo saldo. Non sono i giorni a fare la differenza in un percorso pluriennale”.
Corini al Palermo, un pensiero per Zamparini e Baldini
Il tecnico del Palermo, Eugenio Corini – che ieri ha diretto il primo allenamento – ha iniziato la conferenza con ha un pensiero per l’ex presidente Maurizio Zamparini, scomparso lo scorso 1 febbraio, e Silvio Baldini. “E’ vero che avevamo un rapporto conflittuale con Zamparini ma c’è stata reciproca stima. Altro pensiero a Silvio Baldini che è stato protagonista della promozione in serie A anche se è stato esonerato a gennaio. Ma poi ha riportato il Palermo in serie B. E grazie al City Football Group. La presenza di mister Marwood che è venuto ad accogliermi è un importante”.
Corini ha proseguito: “Non ho sentito mister Baldini, gli ho mandato un messaggio a fine stagione per il lavoro fantastico. A me piace giocare con gli esterni. Il calcio mi ha insegnato ad essere capace di essere reattivi. La base di partenza sarà il lavoro che si è fatto fin qui e poi adattarlo alle nostre caratteristiche. Per fortuna il mercato è aperto e si può lavorare”.
“Grande motivazione e orgoglio”
Il Genio ha raccontato il suo primo incontro con la squadra. “Ho visto la squadra. Ha grande motivazione e grande orgoglio. Ieri quando ci siamo incontrati per la prima volta gli ho fatto i complimenti perché mi hanno fatto rivivere certe emozioni. Ora bisogna allenarsi al meglio ed alzare il livello. Ho dato ai vecchi giocatori di spiegare ai nuovi arrivati cosa vuol dire vestire questa maglia. Il livello è diverso da quella della scorsa stagione. Non regalo niente a nessuno. Il campo dirà la sua. Il gruppo migliorerà, sarò leale con tutti. Chi rimane qui deve avere una direzione unica per alzare il livello”.
“Io al Palermo, una nuova opportunità”
Corini ricorda ancora Baldini e fa un parallelismo ricordando la sua breve esperienza di un mese in quel Palermo che nella stagione 2016-2017 ebbe l’ultima presenza in serie A molto tormentata. “Oggi ritorno a Palermo dopo cinque anni ed ho la mia nuova opportunità. Così come l’ha avuta mister Baldini. Riparto da un contratto biennale ma c’è la volontà di crescere ma non la fretta. Ho chiesto di prendere giocatori che possano innalzare la cifra tecnica della squadra”. Nomi, tuttavia, non se ne sono fatti. Nei prossimi giorni dovremmo saperne di più.
L’allenatore rosanero, ex capitano che dal 2003 al 2007 ha fatto sognare una piazza giocando probabilmente le stagioni migliori dell’era Zamparini prosegue: “Quando arrivai a Palermo da allenatore, avevo salvato due volte il Chievo in Serie A. La squadra veniva da diverse sconfitte consecutive e sapevo che la scelta era stata difficile. Ho capito che non c’era quel tipo di possibilità e con grande rammarico diedi le dimissioni perché mancavano delle cose condivise, non perché volli abbandonare la nave. Quella scelta mi ha permesso di essere qui oggi. Nella vita l’importante è sentirsi in pace con sé stessi, con lealtà. Questa è la mia grande occasione da allenatore del Palermo”.
“Ho portato una valigia piena di sogni”
Si parla anche di sogni, ovvero quegli obiettivi che al momento non sono dichiarati (promozione o campionato di vertice). Corini ha risposto: “Andiamo passo per passo. Sono tornato a Palermo con una valigia piena di sogni. Per ora spero di avere tanto pubblico allo stadio. Sarà importante rimanere saldi nelle difficoltà per rimanere allineati al sogno. Il percorso è importante, una parte del sogno la lasciamo e la coltiviamo anche noi come ambizione”.
Corini pensa al Perugia, “Squadra forte”
La prima di campionato si avvicina ed è inevitabile parlare della prima avversaria del Palermo. “Il Perugia è squadra forte, li ho affrontati lo scorso anno con il Brescia. Hanno una struttura importante, hanno un allenatore come Castori che conosce bene la categoria. Troveremo una squadra più avanti sotto tutti i punti di vista, ma dovremo essere reattivi per andare a fare una grande partita. Quando ci sono punti in palio dobbiamo superare le difficoltà con energia e forza. Ieri ai ragazzi ho detto di non abbattersi mai e di trovare risorse interne per andare sempre più avanti”.
Ed inoltre: “Luperini non sarà sicuramente recuperabile per il Perugia, ha avuto un problema di mononucleosi e non sarà a disposizione. Lo considero un giocatore importante, con Baldini ha fatto benissimo. E’ un gran pressatore. Valente invece ha avuto un problema al gluteo che lo ha costretto ai box. Stamattina però si è allenato con me e sarà a disposizione per la partita contro il Perugia”.
“Il Palermo merita l’appoggio dei tifosi”
Il tecnico poi ha fatto un nuovo appello ai supporter ricordando cosa aveva detto quando è atterrato a Palermo: “Vi aspetto allo stadio”. ed ha proseguito: “Nelle difficoltà la squadra merita di essere accompagnata dai tifosi, nei 95 minuti chiedo di spingere la squadra finché c’è speranza. Poi a fine partita potranno anche fischiare se non saranno soddisfatti”.
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