Calcio, serie C

Il Palermo verso il derby col Catania, Filippi “Emozione non sia freno”

  • Il tecnico rosanero Giacomo Filippi torna al Massimino dopo 9 mesi
  • L’allenatore “Dobbiamo vincere per dare un segnale al campionato”
  • “Catania squadra di valore assoluto, noi dobbiamo essere più forti delle emozioni”

Poche ore e sarà derby. Domenica 12 dicembre alle 14.30 il Palermo sarà al Massimino di Catania per il derby di Sicilia con i rossazzurri per la penultima giornata di andata del girone C del campionato di serie C. Una sfida come sempre avulsa da ogni pronostico, da ogni logica dove le emozioni possono fare brutti scherzi o esaltare.

Lo sa bene Giacomo Filippi, allenatore dei rosanero che nove mesi fa, era lo scorso 3 marzo, iniziò la sua avventura sulla panchina del Palermo, poche ore dopo l’esonero di Boscaglia. E cominciò col botto, andando ad espugnare grazie ad una rete di Santana, il fortino rossazzurro.

Filippi “Dobbiamo dare un segnale al campionato”

Il tecnico palermitano ha parlato della sfida di domani che mette in palio punti agognati da entrambe le squadre. I rosanero, secondi con 32 punti non vogliono perdere contatto dalla capolista  Bari impegnata nel derby pugliese col Taranto. Ma al contempo devono evitare di farsi sorpassare – nuovamente – dal Monopoli (di scena in casa col Latina) e affiancare dalla Turris, che giocherà in casa col pericolante Messina.

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Filippi ricorda l’esordio in rosanero. “È da lì – sottolinea – che abbiamo iniziato l’avventura col Palermo. Che è iniziata bene. Rimane alla memoria un bellissimo ricordo. Dobbiamo far tutto per far sì che si ritorni da Catania con una prestazione come quella della scorsa stagione. Dobbiamo dare un segnale al campionato ma serve il massimo da parte del Palermo. Se dovesse mancare qualche cosa avremo molte difficoltà”.

“Catania squadra di valore assoluto”

Filippi elogia gli avversari: “Il Catania è una squadra di valore assoluto con un’arma in più: l’orgoglio e vanno elogiati tutti perché stanno facendo un lavoro eccezionale nonostante la situazione difficile. Dobbiamo fare in modo di controbattere subito perché loro saranno stimolati dal pubblico”.

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“Non giochiamo contro Moro ma contro il Catania”

Continua Filippi rispondendo a chi chiedeva se avesse pensato a particolari contromisure per fermare Luca Moro, bomber rossazzurro che finora ha realizzato 16 reti. “Moro – spiega l’allenatore – è un giocatore che sta facendo vedere cose straripanti e gioca sia per sé che per la squadra ma il Catania è un collettivo di alto livello e non c’è solo lui. È una squadra, ripeto, che sta facendo molto bene nonostante le difficoltà Abbiamo preparto la partita per affrontare il Catania non Moro”.

“Emozioni faranno la loro parte”

L’allenatore del Palermo parla delle emozioni: “L’aspetto emozionale fa la sua parte ma non è detto che lo faccia in positivo. A volte può suscitare un effetto negativo perché la troppa emozione può tradire e fare brutti scherzi. Questi aspetti, infatti, non sempre si riversano nel modo migliore. Devono essere bravi i giocatori tutti a far sì che l’emozione sia un’energia positiva e che non sia un handicap. Voglio la massima lucidità nello scindere le cose”.

Sull’imprevedibilità del derby

Le sfide così calde e sentite riservano sempre sorprese e generalmente tendono a favorire chi sta peggio in classifica. È una grande occasione, infatti, di rivalsa per le formazioni sfavorite. Il Palermo, secondo dopo aver battuto il Monopoli domenica scorsa al fotofinish, sulla carta sarebbe favorito rispetto al Catania che è reduce dalla sconfitta di Latina, dalla penalizzazione di due punti e da una situazione societaria non esaltante. Ma i rossazzurri davanti al pubblico amico del Massimino non vorranno certamente sfigurare, anzi. Ed i tre punti potrebbero servire loro per avvicinare la zona play off.

“Dobbiamo invertire la statistica – osserva il coach rosanero – che vuole che la squadra che arriva peggio al derby fa il risultato. Una squadra come la nostra deve essere però preparata a partite di questo tipo. Per noi è una partita fondamentale. Per noi, per i tifosi, per la città, per tutti. Dobbiamo essere consapevoli che dovremo fare una grande prestazione. Poi il risultato è figlio della prestazione e raramente di altri fattori”.

“Vorrei che gli spalti fossero sempre pieni”

L’allenatore palermitano parla dell’atmosfera del derby e sul fatto che al Massimino i rosanero troveranno una bolgia mentre i supporter del Palermo potranno accedere allo stadio se sottoscrittori della del servizio di fidelizzazione della società rosanero. In pochi potrebbero raggiungere lo stadio da Palermo.

“Vorrei sempre che gli spalti fossero pieni – sottolinea – ma per dare questa disposizione hanno le loro ragioni. Sono state fatte tante iniziative da parte delle due società per ammorbidire le tensioni. È sempre un derby ed è giusto che ci sia il campanilismo ma tutto deve rimane li. Derby che ricordo in particolare sono quelli in serie A o in B. Derby da capogiro con 30mila spettatori a partita, partite entusiasmanti con tanti gol ma uno in particolare no”.

E conclude sull’argomento: “Il fatto che ci siano i tifosi locali deve essere da sprono. È normale che tiferanno contro. Ma noi siamo il Palermo e deve essere da sprono. Sono convinto che quando si ha una platea contro cci si carica di più ed avere un orgoglio superiore per vincere anche contro questa avversità”.

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