• Ortigia resiste e con una prova cinica si impone sui detentori della Len Euro Cup
  • Szolnoki battuto 9-5 con un poker di Napolitano ed una prestazione maiuscola in difesa
  • Coach Piccardo “Tutto è andato molto bene ma siamo solo a metà strada”
  • Vidovic “Giocato match con grande cattiveria”

Le quattro reti di capitan Napolitano, le parate dell’inossidabile Tempesti, una difesa che ha concesso una sola rete su 14 inferiorità numeriche. E la voglia di lottare. Questi gli ingredienti della vittoria dell’Ortigia che alla piscina Caldarella ha superato per 9-4 i forti magiari dello Szolnoki nella partita di andata dei quarti di finale della Len Euro Cup.

Sconfitti i detentori del trofeo

Una vittoria che sa di impresa per gli aretusei allenati da Stefano Piccardo. I biancorossi hanno battuto i detentori del trofeo con una prova di carattere.

La giornata dell’Ortigia è di quelle che rimangono nella storia. Anche perché la squadra biancoverde era già in viaggio per Catania, diretta alla piscina coperta “Scuderi”, quando è arrivato l’ok per giocare a Siracusa, vista l’assenza di pioggia. Marcia indietro e ritorno nell’amata piscina di casa.

Napolitano avvia la marcia

Il primo parziale si apre con la prima marcatura di Napolitano, al quale risponde Milakovic. Negli ultimi due minuti, arriva prima il raddoppio del capitano, che spinge in rete su servizio di Vidovic, quindi il tris con un rigore di Rossi.

Nel secondo tempo, gli ungheresi aumentano l’aggressività, giocano con le mani addosso e sfruttano le capacità balistiche di Angyal, che accorcia le distanze. A metà gara, è 3-2 Ortigia.

Tempesti sugli scudi

Stefano Tempesti è stato tra i protagonisti della sfida. I suoi interventi soprattutto in inferiorità numerica ma anche nei momenti di pressione, hanno fatto la differenza. Un’ennesima conferma per questo estremo difensore straordinario, già campione del mondo con la nazionale nel 2011.

Nel terzo parziale nuovo allungo Ortigia

Nel terzo parziale, i biancoverdi crescono di ritmo, diventano ancora più impenetrabili in difesa e spietati in attacco, dove Ferrero e Di Luciano, entrambi in superiorità, portano il punteggio sul 5-2. A 2’12 splendido assist di Vidovic per Napolitano, che si libera della marcatura e, con un gran tocco al volo, batte Gardonyi.

I magiari reagiscono con Nagy e con un tiro di Kovacs, nell’unico uomo in più realizzato su 14. Gli ultimi 8 minuti mostrano la forza difensiva dell’Ortigia e la grandezza del suo portiere, ma anche la lucidità degli attaccanti: i magiari non passano, mentre Gallo su rigore e Napolitano (a due secondi dalla sirena) realizzano il 9-4 finale.

Un vantaggio da difendere

Cinque gol di scarto da difendere nella gara di ritorno in Ungheria (10 novembre), dove ci sarà ancora da combattere per provare a conquistare la semifinale. Sarebbe la terza nella storia biancoverde.

Proprio sul ritorno e sul margine di vantaggio di cinque gol, il tecnico dell’Ortigia Stefano Piccardo, a fine partita mantiene alta l’attenzione: “Questa è una partita che dura otto tempi. Abbiamo concluso i primi quattro, qui a casa, ora ne mancano altri quattro in Ungheria. Cinque gol sono un buon margine, ma dobbiamo sempre avere in testa il 7-2 che stavamo subendo con il Vasas. Ci deve rimanere tatuato sulla testa. Credo che, nel suo percorso di crescita, un gruppo come il nostro debba sempre fare un passo indietro e guardare le cose che non sono andate. Poi è normale che, se siamo a questo livello, qualcosa sta andando nella direzione giusta. L’idea però deve sempre essere quella di guardare ciò che non va”.

Piccardo, “Chiave partita l’uomo in meno”

Il coach biancoverde ha rimarcato l’importanza della difesa della sua squadra in inferiorità numerica. “La chiave della partita – ha sottolineato – è stata l’uomo in meno. Noi abbiamo giocato bene in inferiorità, inoltre Tempesti ha fatto 4-5 parate assolutamente impensabili. Loro hanno trovato difficoltà nell’attaccare la superiorità numerica e, con l’andare della partita, questo ci ha dato forza per continuare a spingere in contropiede”.

“È andato tutto molto bene ma siamo a metà strada”

Il tecnico continua: “Tutto è andato molto bene, però è ancora il primo tempo di due partite. Sapevamo che la differenza di peso ce la saremmo portata per tutti e quattro i tempi. Dovevamo cercare di metterli il più possibile orizzontali e farli giocare il meno possibile verticali. Questa è una cosa che oggi ci è riuscita. Speriamo che ci possa riuscire anche a Szolnoki, a casa loro, perché lì sarà un inferno”.

Vidovic “Giocato con cattiveria”

Nell’immediato post partita, parla anche Stefan Vidovic, autore di un’ottima prestazione e di assist decisivi: “Abbiamo giocato con cattiveria, partendo da una ottima difesa, che può contare su un portiere come Stefano (Tempesti). Avevamo grande voglia, grande concentrazione. Cinque goal di vantaggio però non vogliono dire niente, dobbiamo rimanere concentrati”.

“Squadra ha grande futuro”

E continuna con parole al miele per la Sicilia: “Penso che questa squadra abbia un grande futuro, non solo in questa stagione, ma anche nei prossimi anni. E voglio dire una cosa: in questo club siamo una famiglia, oggi lo abbiamo dimostrato. Lo Szolnoki è una squadra costruita per la Champions League ed è tra i top team in Ungheria. Dobbiamo essere felici non solo perché abbiamo vinto, ma anche perché abbiamo giocato una bellissima partita in questo momento drammatico per la Sicilia orientale. Allenarsi e vivere qui in questi giorni è stato difficile, per questo era importante vincere e dedicare questa vittoria alla Sicilia. Il mio pensiero, infatti, va alla Sicilia, una terra alla quale voglio bene”.

Il tabellino, Szolnoki a segno solo 1 volta con l’uomo in più

Ortigia – Szolnoki Dozsa 9–4

Parziali: 3-1, 0-1, 4-2 e 2-0.

C.C. Ortigia: Tempesti, Cassia, F. Condemi, A. Condemi, Klikovac, Ferrero 1, Di Luciano 1, Gallo 1, Mirarchi, Rossi 2, Vidovic, Napolitano (Cap) 4, Piccionetti. Allenatore: Stefano Piccardo.

Szolnoki Dozsa: Gardonyi, Angyal (Cap) 1, Szeghalmi, Schmolcz, Nagy 1, Gbadamassi, Jansik, Kovacs 1, Konarik, Milakovic 1, Zovic, Teleki, Banyai. Allenatore: Zivko Gocic.
Arbitri: Georgios Polychronopoulos (Grecia) e Gernot Hantschel (Germania).

Note: Superiorità numeriche: ORT 4/9 + 2 rig.; SZO 1/14. Espulsioni definitive: A. Condemi (O) e Angyal (S) nel 4° tempo per raggiunto limite di falli.

Foto di Maria Angela Cinardo -Mfsport.net

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