In casa dell'arrestato, ora rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza, i carabinieri hanno sequestrato 26.700 euro in contanti 59 proiettili calibro 9 x 21 e due proiettili 7.65 detenuti illegalmente.

La Polizia di Stato di Catania ha arrestato Pietro Amato, 19 anni e Monica Martina Finocchiaro, 23 anni, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, detenzione illegale di arma clandestina e ricettazione della medesima.

Secondo quanto ha raccontato la vittima, il figlio nell'ultimo periodo a causa dell'uso di stupefacenti era diventato violento nei confronti suoi e degli altri familiari, tanto da averla costretta altre volte a richiedere l'intervento delle Forze dell'Ordine.

La protesta si terrà a partire dalle 10:30 fino alle 12:30 alla presenza, tra gli altri, del segretario nazionale della Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria Armando Algozzino.

Gli episodi sarebbero sfociati il più delle volte in aggressioni fisiche, specie nei confronti del padre, picchiato con un bastone quando non poteva soddisfare le richieste del figlio.

Lo stupefacente sequestrato, destinato al mercato etneo, avrebbe fruttato, nella vendita al dettaglio, circa 180 mila euro.

Ieri sera l’extracomunitario si è introdotto all’interno di uno studio medico dove, al fine di impossessarsi dei 15 euro riposti sul bancone della reception, non ha esitato a scaraventare per terra l’addetto alla segreteria per poi fuggire via.

Mentre vari equipaggi convergevano sul luogo della rapina, agli stessi venivano diramati alcuni fotogrammi estrapolati dal sistema di video-sorveglianza della farmacia, che ritraevano il rapinatore durante la commissione del reato.

Espletate le formalità di rito, gli arrestati sono stati portati presso la casa circondariale di Catania - piazza Lanza a disposizione dell’autorità giudiziaria.

La droga, il denaro e l’impianto video sono stati sequestrati, mentre gli arrestati, assolte le formalità di rito, sono stati portati nel carcere di Catania Piazza Lanza.

La Polizia di Stato di Catania ha arrestato Sebastian Guardo, 22 anni, pregiudicato, latitante, in esecuzione di ordinanza di sostituzione della misura degli arresti domiciliari con la custodia cautelare in carcere, emessa in data 27.3.2018 dal Tribunale di Verona.

Espletate le formalità di rito, gli arrestati, indagati anche per ricettazione in concorso, sono stati portati presso la Casa Circondariale di Catania piazza Lanza.

Sei mesi di convivenza con quell’uomo, che millantava poteri soprannaturali promettendo alle gente guarigioni e miracoli, sono costati a questa 27enne del luogo la perdita inconscia della potestà genitoriale della figlia di appena cinque anni.

I Carabinieri della Stazione di Piedimonte Etneo hanno arrestato Andrea Di Giovanni, 25enne del luogo, già sottoposto agli arresti per i reati di evasione e furto, dando esecuzione ad un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare con custodia in carcere emessa dalla Corte di Appello di Catania.

E' durato pochi minuti nel carcere di Catania l'interrogatorio di garanzia del Gip Daniela Monaco Crea al 22enne fermato per il tentativo di omicidio dell'ispettore della polizia municipale di Catania, Luigi Licari, accusato di averlo aggredito per avergli impedito di passare con uno scooter in una strada che era temporaneamente chiusa al traffico.

La polizia è intervenuta in un edificio di Acireale, in provincia di Catania, dove hanno trovato le due donne ferite e sanguinanti sull'androne di casa, mentre l'uomo si era barricato all'interno dello stabile.

E’ finito in carcere un 29enne di Adrano che ieri a Catania ha tentato la truffa dello specchietto incappando, suo malgrado, in un carabiniere libero dal servizio.

Parla, fa piu precisazioni e alle contestazioni replica pure. Veronica Panarello in un lunghissimo interrogatorio racconta e aggiorna la sua ultima verità.

Riflettori puntati sul carcere catanese di Piazza Lanza dove è in corso l'interrogatorio di Veronica Panarello, accusata dell'omicidio del figlio Loris.

Sarà il sostituto procuratore della Repubblica di Ragusa, Marco Rota, ad interrogare oggi nel carcere di piazza Lanza a Catania Veronica Panarello.