Il provvedimento determina la revoca degli affidamenti, il blocco delle gare in corso e l'affidamento della gestione acque e dei depuratori a un commissario.
Ne avrebbero beneficiato, in cambio di favori, politici, professionisti e, secondo l'accusa, anche l'ex prefetto di Agrigento Nicola Diomede che è stato rimosso dal Consiglio dei ministri.
Il gestore da anni chiude in passivo i bilanci e avrebbe difficoltà a risanare i conti a causa di "inadempienze e/o mancati riconoscimenti di partite economico-finanziarie da parte dell'Ati".
” A sollecitare lo stop del rapporto sono i deputati all’Ars Matteo Mangiacavallo e Giovanni Di Caro, a fronte delle ormai croniche inefficienze del gestore, in vista della riunione dell’assemblea territoriale idrica (ATI) calendarizzata per il prossimo 27 aprile.
Il prefetto Diomede fu Commissario Straordinario del Comune guidato da Sgarbi sciolto per infiltrazione e ora l'assessore siciliano 'gongola' per l'analogo trattamento riservatogli
L'inchiesta ipotizza un'associazione a delinquere legata anche ad assunzioni a "Girgenti Acque", società che gestisce il servizio idrico e fognario in molti Comuni dell'Agrigentino.
Innumerevoli segnalazioni di disservizi dai cittadini di molti comuni agrigentini, che lamentano scarsa qualità dell'acqua, sia nel colore che nell'odore, turni di erogazione non sufficienti a fronte del pagamento di bollette salatissime.
L'inchiesta è quella ribattezzata "Duty free" su un presunto giro di tangenti all'Agenzia delle Entrate in cambio di - secondo l'accusa - favori e annullamenti di sanzioni tributarie.
I disagi riguarderanno Canicattì, fornita da Girgenti acque, e gli enti locali facenti capo all'ex Consorzio Tre Sorgenti: Grotte, Racalmuto, Castrofilippo, Naro, Campobello di Licata e Ravanusa.
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Le somme indebitamente percepite ammonterebbero a 20 milioni
La società Girgenti Acque Spa, non soltanto avrebbe percepito indebitamente i contributi previsti dalla legge regionale ma avrebbe applicato un indice di inflazione diverso da quello previsto, la quota parte di incremento della tariffa, quest'ultima corrispettivo del servizio idrico integrato, con aggravio dei costi a carico dell'utenza.
Ancora problemi nella gestione dell'erogazione dell'acqua in provincia di Agrigento dove, secondo quanto riferisce Girgenti acque che è stata informata da Siciliacque, si è verificato un guasto all'acquedotto Fanaco.
E’ allarme siccità nei comuni serviti da Girgenti Acque. Ne dà notizia la stessa azienda che ha comunica, che ha partecipato ad una riunione all’assessorato regionale dell’Energia in cui si è affrontato il problema