Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, hanno portato alla luce una serie di eventi che hanno costretto la donna a vivere dal luglio 2015 ad oggi in un clima di sopraffazione e soggezione.

Dovrà espiare una condanna a 6 anni e 10 mesi di reclusione il 64enne che nel luglio 2016 a Taormina, in provincia di Catania, tentò di uccidere la moglie strangolandola al termine di una lite per futili motivi.

La procura di Agrigento vuole far luce su un caso di presunti maltrattamenti in famiglia avvenuti tra giugno e luglio scorsi.

L’incubo delle due donne era iniziato domenica pomeriggio in un camper, nel quale stavano trascorrendo qualche giorno di ferie al mare, parcheggiato nella piazzetta Michelangelo di Marina di Modica.

Ha picchiato madre e padre e non sarebbe stata neanche la prima volta, per farsi consegnare 50 euro. Un trentunenne disoccupato di Licata (Ag) è stato arrestato, stanotte, dai carabinieri per tentata estorsione e maltrattamenti in famiglia.

Proprio grazie alla meticolosa e sensibile attività svolta da parte dei Carabinieri di Francofonte che, tramite un costante coordinamento con la Procura competente, si sono ricostruiti dettagliatamente gli episodi delittuosi e si è riusciti a documentare la presunta colpevolezza dell’uomo.

Quello che sembrava un comune litigio tra due uomini, padre e figlio – sedato con non poca difficoltà dagli agenti - ha presto assunto i contorni di un episodio di maltrattamenti ai danni di una donna, moglie e madre degli stessi.

Il ventunenne al termine delle operazioni di rito è stato portato in regime di arresti domiciliari, presso una comunità terapeutica assistita.

Aumentano i controlli dei Carabinieri della Compagnia di Marsala che, con il sopraggiungere della stagione estiva, hanno incrementato i servizi di vigilanza del territorio.

Il romeno ha reagito minacciando la sorella dicendole: "ti infilo il cellulare in bocca e poi ti mando qualcuno ad ammazzarti di botte".

Nei suoi confronti il Gip di Catania ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare per maltrattamenti in famiglia.

A richiedere l’intervento è stato lo stesso padre del giovane che ha cercato in questo modo di proteggere la nuora.

Il Gip ha convalidato l'arresto, stabilendo per l'uomo la custodia cautelare in luogo di cura specializzato per pazienti affetti da disturbi comportamentali.

Il capofamiglia, peraltro agli arresti domiciliari, per l’ennesima volta, sarebbe rientrato in casa ubriaco e non avrebbe esitato ad ingiuriare la moglie ed a trascinarla per i capelli nella cucina dell’appartamento insieme ai cinque figli.

Un uomo di 42 anni è stato arrestato a Santa Venerina, in provincia di Catania: per la gelosia avrebbe picchiato la moglie e le avrebbe impedito una vita normale

"E' necessario intervenire con il massimo impegno, anche attraverso iniziative congiunte, non solo nel campo della polizia giudiziaria ma anche sensibilizzando l'opinione pubblica sul fenomeno per indurre le vittime a denunciare" ha commentato il comandante provinciale dei carabinieri, colonello Luigi Grasso.

La coppia stanca delle vessazioni e dei danni provocati dal figlio, e preoccupata perché non sapeva dove andare a vivere, lo ha denunciato e depennato dallo stato di famiglia.

Ci sarebbero i dissidi legati alla separazione giudiziale ancora in corso, alla base dell’aggressione dell’ex marito nei confronti dell’ex moglie.

Pinzarrone aveva cercato di aggredire fisicamente il coinquilino e quando i poliziotti hanno cercato di fermarlo questi si era scagliato contro di loro. Ne era nata una colluttazione, al termine della quale Pinzarrone era stato definitivamente bloccato.

Un venditore ambulante romeno di 26 anni, Ciurar Nicusor Gheorghe, è stato arrestato dai carabinieri per avere picchiato la compagna incinta.