Antonio Ingroia, scelto come legale difensivo di Massimo Gentile, l'architetto arrestato con l'accusa di associazione mafiosa per aver prestato l'identità al boss ha accettato l'incarico con riserva "a patto che egli riesca a dare convincenti spiegazioni rispetto ai fatti apparentemente incontestabili che obiettivamente lo accusano"
Gli investigatori stanno facendo luce su quella cerchia di favoreggiatori e fiancheggiatori che gli ha permesso di vivere in tutta serenità in provincia di Trapani dove si spostava senza difficoltà in macchina, in moto e con identità diverse permettendogli una vita praticamente normale
Esami effettuati in tempi record, una visita oncologica rapidissima, ricovero e operazione a soli otto giorni dalla diagnosi di cancro al colon ma questa efficienza solo per il Boss
Avrebbero tutti fatto parte della rete del boss. L'inchiesta è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, dall'aggiunto Paolo Guido e dai pm Gianluca De Leo e Piero Padova
Luppino, imprenditore agricolo di Campobello di Mazara, venne inizialmente indagato per favoreggiamento, ma la sua posizione si è aggravata nel corso delle indagini, quando è emerso che quello che appariva come un "semplice" fiancheggiatore chiedeva il pizzo per conto del capomafia
Gli agenti della Squadra mobile della Questura ed i colleghi della polizia postale dell’Aquila sono risaliti all’autore, iscritto ora sul registro degli indagati della Direzione distrettuale antimafia (Dda) dell’Aquila con l’ipotesi di reato di minacce aggravate dallo stile mafioso
I due fratelli sono accusati per favoreggiamento e procurata inosservanza di pena aggravati dall’essere stati commessi al fine di avvantaggiare Cosa Nostra
di
Redazione
Il verbale interrogatorio ad udienza preliminare processo a Laura Bonafede
E' il 7 luglio del 2023 e Matteo Messina Denaro, consapevole di essere vicino alla fine - morirà due mesi dopo - rispose all'interrogatorio del procuratore aggiunto di Palermo Paolo Guido
Poi, il tribunale ha incaricato i servizi sociali di valutare se mamma e figlia debbano essere allontanate dal contesto in cui vivono, a Campobello di Mazara
Un anno fa si chiudeva così un cerchio dopo anni di indagini e depistaggi, reti di protezione e verità mai venute a galla, e veniva consegnato alla giustizia l’ultimo boss del biennio stragista di Cosa Nostr
Il gup di Palermo ha condannato a 13 anni e 8 mesi in abbreviato, per concorso esterno in associazione mafiosa, Lorena Lanceri, la donna che ha per mesi ha accudito durante la latitanza il capomafia. A 6 anni e 8 mesi è stato condannato il marito Emanuele Bonafede
di
Redazione
Si complica la situazione processuale di Giovanni Luppino
Un imprenditore trapanese ha deposto al processo in cui Luppino risponde di associazione mafiosa e ha raccontato che l'imputato, a novembre del 2022, pochi mesi prima della cattura del boss, gli chiese il pizzo per conto del padrino di Castelvetrano
di
Redazione
Il tribunale del riesame respinge richiesta di scarcerazione