A eseguire l’opera sarà l’impresa Ca.ti.fra srl di Barcellona Pozzo di Gotto, sulla base di un’offerta di ribasso del 10,120% sull’importo a base d’asta di 2.257.300,85 euro.
Lago termale e spiaggia di Levante vietati a Vulcano. Il sindaco Marco Giorgianni ha emesso una nuova ordinanza per il rischio gas che interessa la zona.
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Controlli rafforzati, circa 250 famiglie trasferite
Da oggi è scattata l'ordinanza del sindaco Marco Giorgianni che riguarda l'isola di Vulcano alle Eolie: per un mese vietato dormire dalle 23 alle 6 del mattino nella zona rossa.
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l'ordinanza del sindaco valida un mese, l'ingv monitora la situazione
Francesco Italiano, direttore della Sezione Ingv di Palermo, dice: "Dopo aver monitorato la parte geochimica dell'isola è stato accertato che i valori giornalieri di CO2 da 80 tonnellate sono lievitati a 480. Ecco perché è rischioso vivere nella zona rossa dove odore e calore sono segnali ai quali non bisogna essere esposti. Elementi che fanno capire che è meglio non dormire lì".
Tra gli isolani di Vulcano c'è grande preoccupazione: "Se la situazione dovesse restare cosi per anni che futuro potrà avere l'isola e i suoi abitanti. Nessuno scienziato può garantire che torneremo come prima. Che ne sarà delle nostre case, delle nostre attività, del lavoro, dei nostri animali e del turismo?
A Vulcano livelli gas alti, interdetta la zona del porto. Ordinanza sindaco, persone dovranno lasciare le case di notte. Per un mese stop a sbarchi dei turisti. Lo ha deciso il sindaco Marco Giorgianni dopo il vertice con INGV e Protezione Civile. "Allerta Gialla, eviteremo sciacallaggi".
"Un disagio che si trascinava addirittura dal 2015, quando una nave danneggiò gravemente l’esistente pontile in acciaio per l’attracco degli aliscafi a Vulcano".
Sempre alta l'allerta sulla sommità del cratere di Vulcano. I Carabinieri hanno sanzionato dieci turisti, per aver violato l’ordinanza sindacale, in ragione della pericolosità connessa alle anomale concentrazioni delle esalazioni gassose presenti sulla sommità del vulcano.
Torna l’incubo cenere proveniente dall’Etna nelle campagne siciliane con la ripresa delle attività che fa salire a otto mesi il “conto” delle emissioni che sino ad oggi hanno causato danni alle coltivazioni.
Continua Vulcano l'attività con 'fumarole', con i vapori che, trasportati dalle folate di vento, invadono anche alcune case, creando apprensione e disagi tra gli abitanti. "Ci sono gas? Sono pericolosi?" chiedono alla Protezione Civile.
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Costante confronto tra Ingv, vigili del fuoco e protezione civile
Anche ieri per tutta la giornata sono proseguite le attività di monitoraggio dei vigili del fuoco, da parte dell’unità di missione dedicata all’emergenza Vulcano.
Dopo che il livello di allerta è salito da verde a giallo, continua il monitoraggio sul cratere da parte dei vulcanologi dell'Istituto nazione di geofisica e vulcanologia (Ingv) di Palermo. "Temperatura di 344 gradi centigradi".
I militari dell’Arma sono intervenuti in contrada Porto Levante presso alcune abitazioni, dove i residenti avevano segnalato la presenza di fumi provenienti dal sottosuolo che, in una circostanza, avevano perfino provocato malore ad alcuni animali domestici.
L'attività eseguita dai vulcanologi dell'Ingv e dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha riferito che "le reti di monitoraggio hanno registrato alle 16.18, una variazione dei parametri monitorati. In particolare si osserva "un'anomalia termica dalle telecamere di sorveglianza".
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La protezione civile potrà monitorate variazioni significative dei parametri
Livello di allerta giallo per l’isola di Vulcano. Lo ha disposto il dipartimento della protezione civile "d'intesa con la struttura della protezione civile della Regione Siciliana e con il parere concorde della Commissione per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi".
Anche in Italia è scattato l’allarme per l’eruzione vulcanica alla Canarie cominciata il 19 settembre sull’isola di La Palma. La nube di polveri e gas con all’interno diverse sostanze potenzialmente […]
Un'intesa emissione di cenere lavica collegata alla ripresa di una forte attività stromboliana è registrata dall'INGV (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo), dal cratere di Sud-Est dell'Etna. Maxi nube di cenere, alta 9 km.