ROMA (ITALPRESS) – “In questi anni ci sono state varie proposte per incentivare la collaborazione tra pubblico e privato, tra agenzie per il lavoro e i Centri per l’impiego. Io sono molto favorevole, è determinante che il legislatore ascolti realmente chi tutti i giorni è sul mercato del lavoro e ha il polso della situazione sui bisogni reali. Sicuramente per collaborare con i Centri per l’impiego ci vuole un aggiornamento riguardo a determinate attività, a determinate modalità di interazione”. Lo ha detto Andrea Malacrida, amministratore delegato di Adecco, intervistato da Cesare Damiano per il Focus Lavoro & Welfare dell’agenzia Italpress.
“Il lavoro somministrato ha avuto una progressione importantissima. Adecco è stata storicamente leader di mercato. Oggi gestiamo circa 60 mila persone, presso 12 mila aziende clienti. Un osservatorio importante del mercato del lavoro, in crescita negli ultimi anni in maniera significativa. Il 2023 è abbastanza in linea con gli anni precedenti, che hanno vissuto un rimbalzo post-Covid, tante attività da riprendere, da completare, però sicuramente c’è una novità: una difficoltà reale nel reclutamento di determinate figure, che se prima erano legate a professionalità dell’ingegneria o operai specializzati, oggi si allarga a professionalità anche più entry level”. Sulla formazione offerta da Adecco ai lavoratori Malacrida dice che “ogni anno il gruppo investe in formazione circa 30 milioni di euro per formare, rispetto ai desiderata del mercato, parte dei nostri 60 mila lavoratori, di cui la metà assunta a tempo indeterminato. Il nostro compito è garantire una continuità lavorativa a queste professionalità, che non sempre vengono confermate all’interno delle medesime aziende, quindi devono essere riadattate al mercato. E questo lo si fa attraverso i processi di formazione. Qualche settimana fa abbiamo lanciato un progetto unico nel mercato del lavoro italiano: premiare una buona parte di questi 30mila lavoratori assunti a tempo indeterminati da Adecco e assegnati presso le nostre aziende clienti, con un bonus di 100 euro in busta paga, laddove conseguano un attestato di un corso di formazione di almeno 15 ore, in materie digitali o linguistiche. Quindi noi crediamo molto alla formazione, che peraltro è propedeutica a completare il livello di occupabilità dei singoli lavoratori”.
Sul welfare aggiunge: “Il lavoro somministrato è un istituto che ormai ha più di venticinque anni, che nel corso del tempo è stato completato con benefit e valorizzazioni per quanto riguarda il welfare aziendale che credo sia impareggiabile rispetto alle aziende tradizionali. Oggi un lavoratore somministrato può accedere ad un mutuo nonostante abbia una assunzione a tempo determinato, può accedere a un’assistenza sanitaria e previdenziale”
Infine sulla ‘settimana cortà “dobbiamo essere molto concreti e pragmatici. In linea di massima io – dice Malacrida – sono molto favorevole alla sperimentazione, dobbiamo tener conto però dei bisogni e delle aspettative dei lavoratori ma anche dell’esigenza di produttività e dei risultati aziendali”.
“Il lavoro somministrato ha avuto una progressione importantissima. Adecco è stata storicamente leader di mercato. Oggi gestiamo circa 60 mila persone, presso 12 mila aziende clienti. Un osservatorio importante del mercato del lavoro, in crescita negli ultimi anni in maniera significativa. Il 2023 è abbastanza in linea con gli anni precedenti, che hanno vissuto un rimbalzo post-Covid, tante attività da riprendere, da completare, però sicuramente c’è una novità: una difficoltà reale nel reclutamento di determinate figure, che se prima erano legate a professionalità dell’ingegneria o operai specializzati, oggi si allarga a professionalità anche più entry level”. Sulla formazione offerta da Adecco ai lavoratori Malacrida dice che “ogni anno il gruppo investe in formazione circa 30 milioni di euro per formare, rispetto ai desiderata del mercato, parte dei nostri 60 mila lavoratori, di cui la metà assunta a tempo indeterminato. Il nostro compito è garantire una continuità lavorativa a queste professionalità, che non sempre vengono confermate all’interno delle medesime aziende, quindi devono essere riadattate al mercato. E questo lo si fa attraverso i processi di formazione. Qualche settimana fa abbiamo lanciato un progetto unico nel mercato del lavoro italiano: premiare una buona parte di questi 30mila lavoratori assunti a tempo indeterminati da Adecco e assegnati presso le nostre aziende clienti, con un bonus di 100 euro in busta paga, laddove conseguano un attestato di un corso di formazione di almeno 15 ore, in materie digitali o linguistiche. Quindi noi crediamo molto alla formazione, che peraltro è propedeutica a completare il livello di occupabilità dei singoli lavoratori”.
Sul welfare aggiunge: “Il lavoro somministrato è un istituto che ormai ha più di venticinque anni, che nel corso del tempo è stato completato con benefit e valorizzazioni per quanto riguarda il welfare aziendale che credo sia impareggiabile rispetto alle aziende tradizionali. Oggi un lavoratore somministrato può accedere ad un mutuo nonostante abbia una assunzione a tempo determinato, può accedere a un’assistenza sanitaria e previdenziale”
Infine sulla ‘settimana cortà “dobbiamo essere molto concreti e pragmatici. In linea di massima io – dice Malacrida – sono molto favorevole alla sperimentazione, dobbiamo tener conto però dei bisogni e delle aspettative dei lavoratori ma anche dell’esigenza di produttività e dei risultati aziendali”.
– foto Italpress –
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