AL KHOR (QATAR) (ITALPRESS) – Un Mondiale da favola, da mille e una notte. Con una suggestiva cerimonia inaugurale, ha preso il via il Mondiale in Qatar: si sono visti cammelli, ballerini, guardie reali e si è capito il fascino del deserto. Le coreografie hanno illustrato un mondo diverso dal nostro. L’Oscar del cinema Morgan Freeman, dopo aver dialogato con un giovane qatariota affetto da una malattia che gli ha impedito la crescita degli arti inferiori, ha introdotto la cerimonia e ha detto che “Quel che ci unisce è più di quel che ci divide”. L’emiro Tamim bin Hamad Al Thani si è espresso con enfasi nell’augurare il benvenuto a tutti e ha detto che “è stato fatto un grande sforzo per il bene dell’umanità”. C’era anche l’Italia in questo “inizio” con Marco Balich a dirigere la cerimonia e Orsato a dirigere il match tra Qatar ed Ecuador allo stadio Al-Bayt di Al
Khor, conclusa 2-0 in favore di quest’ultima che ha fatto valere il maggior tasso tecnico mettendo in mostra Enner Valencia, autore di una doppietta. Gara senza molta storia, anche se il Qatar ha avuto un paio di ghiotte occasioni per segnare. E’ la prima volta che il Paese ospitante di un mondiale perde la gara di apertura della competizione iridata. Adesso per la selezione guidata da Sanchez Bas la strada è fortemente in salita, le altre avversarie sono Olanda e Senegal.
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