ROMA (ITALPRESS) – “Guardiamo a che cosa è avvenuto solo nelle ultime settimane: al G7, alla Nato, al summit Ue-Usa. Al G7 le democrazie si sono unite sul Covid per fornire un miliardo di dosi di vaccini a più Paesi in tutto il mondo che ne hanno bisogno. E senza chiedere favori in cambio, come invece altri stanno facendo”. Lo afferma Antony Blinken, segretario di Stato USA, in un’intervista al quotidiano La Repubblica.
“Al G7 ci siamo uniti anche contro il riscaldamento globale, impegnandoci a non finanziare impianti a carbone, la maggiore fonte di emissioni nocive – aggiunge -. E abbiamo varato un piano per investire nei Paesi a reddito medio e basso per ricostruire le infrastrutture, rispettando trasparenza, ambiente e diritto al lavoro. Si tratta di risultati concreti come lo è anche l’intesa sulla “corporate minimum tax” del 15 per cento, che è destinata ad essere uno strumento molto potente”.
Per Blinken questi accordi ottenuti in pochi mesi “dimostrano che le democrazie possono ottenere risultati importanti, per i loro abitanti e per quelli che vivono in altri Paesi”. E questo è importante “perchè le autocrazie ci dicono che le democrazie non possono riuscire. Sono inefficienti, incapaci di ottenere risultati. Soltanto con il G7 abbiamo dimostrato che si sbagliano. La Nato e il summit Usa-Ue lo hanno ulteriormente confermato”.
Secondo il segretario di Stato Usa “è importante comprendere che la Cina è la nazione più complicata con cui abbiamo a che fare nelle nostre relazioni. Ci sono terreni sui quali è avversaria, altri sui quali è un rivale ed altri ancora sui quali invece è un partner. Non c’è una singola parola che può definire questo tipo di relazioni. Gli Stati Uniti rispettano il fatto che altri Paesi hanno relazioni diversificate con la Cina. Non chiediamo a nessuno di scegliere fra noi e la Cina. E’ però vero che quando abbiamo a che fare con la Cina – come avversario, rivale o partner – siamo molto più efficaci se agiamo assieme. Questa è stata la convergenza fra i summit G7, Nato e Usa-Ue”.
(ITALPRESS).
“Al G7 ci siamo uniti anche contro il riscaldamento globale, impegnandoci a non finanziare impianti a carbone, la maggiore fonte di emissioni nocive – aggiunge -. E abbiamo varato un piano per investire nei Paesi a reddito medio e basso per ricostruire le infrastrutture, rispettando trasparenza, ambiente e diritto al lavoro. Si tratta di risultati concreti come lo è anche l’intesa sulla “corporate minimum tax” del 15 per cento, che è destinata ad essere uno strumento molto potente”.
Per Blinken questi accordi ottenuti in pochi mesi “dimostrano che le democrazie possono ottenere risultati importanti, per i loro abitanti e per quelli che vivono in altri Paesi”. E questo è importante “perchè le autocrazie ci dicono che le democrazie non possono riuscire. Sono inefficienti, incapaci di ottenere risultati. Soltanto con il G7 abbiamo dimostrato che si sbagliano. La Nato e il summit Usa-Ue lo hanno ulteriormente confermato”.
Secondo il segretario di Stato Usa “è importante comprendere che la Cina è la nazione più complicata con cui abbiamo a che fare nelle nostre relazioni. Ci sono terreni sui quali è avversaria, altri sui quali è un rivale ed altri ancora sui quali invece è un partner. Non c’è una singola parola che può definire questo tipo di relazioni. Gli Stati Uniti rispettano il fatto che altri Paesi hanno relazioni diversificate con la Cina. Non chiediamo a nessuno di scegliere fra noi e la Cina. E’ però vero che quando abbiamo a che fare con la Cina – come avversario, rivale o partner – siamo molto più efficaci se agiamo assieme. Questa è stata la convergenza fra i summit G7, Nato e Usa-Ue”.
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