ROMA (ITALPRESS) – L’emergenza Covid-19 che ha colpito tutto il mondo e il nostro Paese, oltre ai problemi a livello sanitario e sulla salute, ha avuto delle importanti ripercussioni anche dal punto di vista economico. Sono molte le aziende che, a causa delle chiusure forzate e al periodo di inattività, si ritrovano ad avere notevoli difficoltà economiche, con il rischio di non poter più riaprire. Un aspetto, questo, ritenuto inaccettabile da oltre la metà degli intervistati di un sondaggio di Euromedia Research, in particolare nelle aree del Centro e nel Sud e Isole.
Il 56,8% chiede al Governo, quindi, un aiuto per tutte le attività che attualmente si trovano in difficoltà a causa del Covid. Tra le categorie professionali, i lavoratori autonomi – e quindi coloro che maggiormente hanno subito gli effetti della crisi – sono quelli che più di tutti (67,3%) si dichiarano a favore degli aiuti da parte dello Stato per tutte le imprese in difficoltà.
Dal punto di vista politico, invece, l’area di centrosinistra composta dal PD e da altri partiti è quella maggiormente contraria ad aiuti generalizzati e ritiene sia più utile concentrarsi solo sulle attività che dimostrano buone prospettive.
Dati Euromedia Research – Realizzato il 19/04/2021 con metodologia mista CATI/CAWI su un campione di 800 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne.
(ITALPRESS).
Il 56,8% chiede al Governo, quindi, un aiuto per tutte le attività che attualmente si trovano in difficoltà a causa del Covid. Tra le categorie professionali, i lavoratori autonomi – e quindi coloro che maggiormente hanno subito gli effetti della crisi – sono quelli che più di tutti (67,3%) si dichiarano a favore degli aiuti da parte dello Stato per tutte le imprese in difficoltà.
Dal punto di vista politico, invece, l’area di centrosinistra composta dal PD e da altri partiti è quella maggiormente contraria ad aiuti generalizzati e ritiene sia più utile concentrarsi solo sulle attività che dimostrano buone prospettive.
Dati Euromedia Research – Realizzato il 19/04/2021 con metodologia mista CATI/CAWI su un campione di 800 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne.
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