Con l’accusa di abusi sessuali su quattro ragazze minorenni, un pastore della Chiesa evangelica pentecostale di Marsala, di 66 anni, pensionato, è stato posto agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Trapani dai militari della sezione di Polizia Giudiziaria dei carabinieri della Procura di Marsala.

Secondo l’accusa, l’uomo diceva alle ragazze che erano possedute da “spiriti maligni” e con questa scusa, facendo loro credere che doveva “liberarle”, le avrebbe palpeggiate nelle parti intime.

Abusando, quindi, secondo gli investigatori, “del suo ruolo di guida religiosa nell’ambito della comunità evangelica marsalese”. I fatti contestati sono relativi al periodo tra il 2009 e il 2015.

L’inchiesta, condotta dai carabinieri della Procura di Marsala e coordinata dal sostituto procuratore Niccolò Volpe, è scattata a seguito della denuncia presentata dal padre di una delle quattro ragazze che sarebbero state abusate. Con il sostegno di una psicologa, le giovani hanno, poi, raccontato quanto avrebbero subito. Altre conferme sarebbero arrivate da intercettazioni telefoniche.