“Dal rilancio dell’aeroporto di Trapani Birgi dipende il futuro del territorio trapanese, oltre a quello dei 76 lavoratori a tempo indeterminato e dei 75 interinali a tempo determinato dello scalo, per questo abbiamo chiesto ad Airgest un impegno per tutelare i posti di lavoro e sollecitare i Comuni a sottoscrivere l’accordo di co-marketing con Ryanair. L’aeroporto ha già subito una forte penalizzazione con il taglio del 60% delle tratte, a partire dal 21 settembre, bisogna intervenire subito”.
A dichiararlo sono i sindacati Cgil, Cisl e Uil e le Federazioni dei Trasporti, che hanno incontrato la dirigenza dell’Airgest sul futuro dello scalo aeroportuale trapanese. L’Airgest ha assicurato di voler salvaguardare tutti i posti di lavoro studiando le soluzioni insieme ai sindacati per superare questo periodo di crisi.
“Abbiamo chiesto quali sono le prospettive future – spiegano Filippo Cutrona segretario Cgil Trapani e Franco Tranchida segretario provinciale Filt Cgil, Massimo Santoro segretario provinciale Cisl Trapani e Rosanna Grimaudo segretario Fit Cisl, Eugenio Tumbarello segretario Uil Trapani e Giuseppe Tumbarello segretario Uiltrasporti -, siamo fortemente preoccupati, poiché le scelte di Ryanair di tagliare i voli avranno serie ripercussioni sull’economia dell’intero territorio trapanese.Chiederemo al Prefetto di convocare un incontro per sollecitare i sindaci a rinnovare l’accordo~di co-marketing”.
Intanto, dal 6 novembre al 10 dicembre lo scalo resterà chiuso per i lavori di manutenzione previsti sulla pista.
“Il territorio ha bisogno di un piano complessivo che potenzi tutte le infrastrutture attorno all’aeroporto, strade, ferrovie, il collegamento con porto e stazione di Trapani, oltre a quello con il Falcone e Borsellino di Palermo. Con una integrazione strutturale fra tutti gli scali siciliani siamo convinti che si possa rilanciare il settore del turismo, che è fondamentale per la nostra terra”, dicono i sindacalisti.
L’Airgest ha già bandito l’avviso di pre-gara per la promozione territoriale per i voli internazionali, quelli nazionali e le cosiddette rotte scouting.”Ci auguriamo che, oltre ai tre vettori interessati, nuove compagnie aeree mostrino interesse nei confronti dello scalo di Trapani Birgi, le potenzialità ci sono tutte, ma è necessario valorizzarle”,concludono i segretari.
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