Nuovo episodio di aggressione al personale medico in Sicilia. Stavano prestando soccorso ad un uomo di 61 anni che a Trapani era stato colto da malore. Nonostante i tentativi di rianimarlo, però, per lui non c’è stato nulla da fare. L’uomo è morto.
Ambulanza presa a colpi di mazze
I parenti con alcune mazze hanno danneggiato l’ambulanza del 118 mandando in frantumi il parabrezza e danneggiando altri vetri del mezzo.
Il danneggiamento all’ambulanza è avvenuto in via Catalano a Trapani. L’equipaggio, come confermano dalla sala operativa, è arrivato in 9 minuti. I sanitari, non appena hanno avvertito il clima di ostilità hanno chiamato i carabinieri. I militari arrivati in zona hanno riportato la calma.
L’ambulanza ha a bordo le telecamere. Così è stato molto semplice risalire agli autori del danneggiamento che sono stati denunciati.
La denuncia del Mud 118
“È l’ennesimo episodio di incomprensibile violenza – dicono dal Mud 118, l’associazione di categoria che assiste tutti i dipendenti – Noi prestiamo servizio e veniamo aggrediti. Comprendiamo il dolore per i familiari, non accettiamo simili azioni che condanniamo con forza. Non è la prima volta che denunciamo questi episodi ma ci sentiamo ad oggi come degli urlatori della valle dell’eco”.
Gli episodi precedenti
Un mese fa a Gela (CL) un episodio simile: sono arrivati per un soccorso ad una persona in gravi condizioni; non appena l’equipaggio è giunto a casa del paziente, questo è deceduto. I familiari si sono scagliati contro i sanitari e hanno danneggiato l’ambulanza. Lo rende noto il sindacato Nursind di Caltanissetta che manifesta “vicinanza e solidarietà all’equipaggio dell’ambulanza Charlie 6 del 118, brutalmente aggredito il 29 dicembre scorso durante un intervento.
Un altro episodio, lo scorso agosto, a Misterbianco (nel Catanese) dove un mezzo del 118 era stato allertato dalla centrale per intervenire in un codice rosso ma una volta arrivato è stato costretto a fuggire a causa dell’ira dei presenti, nonostante avesse impiegato dieci minuti dalla chiamata. Calci e pugni all’ambulanza e il tentativo di tirare fuori dall’abitacolo l’autista. Neanche il tempo di parcheggiare ed è stato preso d’assalto.
Lo scorso maggio un altro episodio simile a Termini Imerese (Pa). Un’ambulanza che stava trasportando un paziente colto da infarto è stata danneggiata dal lancio di pietre, rifiuti e da bottiglie in via Stesicoro. Un gruppo di ragazzi tra i 17 e u 20 anni ha lanciato bottiglie e pietre, rompendo il vetro anteriore, con schegge di vetro che sono finite dentro abitacolo in faccia all’autista, che ha dovuto frenare con grande rischio di per l’incolumità dell’equipaggio e del paziente. Oltre al parabrezza scheggiato è stato rotto il vetro lato autista. Solo la prontezza di riflessi del soccorritore e il sangue freddo ha evitato il peggio.
“Sono situazioni ormai all’ordine del giorno su cui bisogna intervenire per evitare il peggio. Serve una campagna di sensibilizzazione da parte dell’assessorato per scoraggiare questi episodi spiegando che le pene per chi aggredisce gli operatori sanitari in servizio sono severe”.
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