Da oggi c’è un nuovo organismo che monitorerà l’iter che porterà ai lavori di ricostruzione del ponte sul fiume San Bartolomeo a Castellammare del Golfo, crollato nel dicembre scorso a causa del maltempo. I rispettivi consigli comunali di Alcamo e Castellammare del Golfo hanno approvato l’istituzione di una commissione consiliare intercomunale che avrà come compito quello di seguire l’iter tecnico e burocratico. A farne parte di diritto i due presidenti del consiglio, Saverio Messana per Alcamo e Mario Di Filippi per Castellammare; insieme a loro altri quattro componenti per parte: per Alcamo sono stati indicati Laura Barone, Isidoro Stellino, Franco Orlando e Giuseppe Stabile; per Castellammare figurano Giovanni D’Aguanno, Antonio Parisi, Leonardo D’Angelo e Antonio Mercadante.
Le finalità
L’organismo, sulla base di quanto si legge nelle intenzioni dei rispettivi consigli comunali, avrà come compito quello di “seguire il ciclo tecnico-finanziario e quello realizzativo dei lavori di completa ricostruzione del ponte, monitorando costantemente il procedimento posto in essere dalle Autorità competenti, al fine di garantire anche attraverso l’analisi di eventuali scostamenti dai cronoprogrammi l’individuazione di soluzioni in grado di assicurare efficacia e tempestività delle azioni”.
L’importanza del ponte
Il ponte San Bartolomeo si trova sulla statale 187, che collega Alcamo a Castellammare del Golfo via mare, ed è crollato nel dicembre scorso a causa del maltempo dello scorso autunno e delle ondate eccezionali di pioggia. Con l’approssimarsi delle belle giornate questa fascia costiera pian piano comincerà a riempiersi di villeggianti e turisti e il rischio è che le due cittadine marinare restino letteralmente spezzate in due. Qualche settimana fa sono iniziati i lavori di demolizione del ponte crollato, di proprietà del Comune di Castellammare del Golfo. Gli interventi sono a cura dell’Anas che, a seguito di un protocollo d’intesa e su richiesta dell’amministrazione di Castellammare del Golfo e della Regione Siciliana, è stata individuata come soggetto attuatore di tutto il procedimento che porterà alla ricostruzione del ponte crollato.
I fondi
I lavori sono stati finanziati con la quota parte Anas per un importo di 1,1 milioni di euro. In sostituzione della Regione sempre l’ente autostrade si occuperà di spostare circa 36 degli accropodi ciclopici in calcestruzzo da tempo depositati in zona per i lavori del futuro porto di Castellammare del Golfo, interferenti con i lavori di demolizione in esecuzione. Successivamente Anas avvierà la realizzazione dell’attraversamento provvisorio, la cui progettazione è già in corso.
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