Blitz in diversi cantieri edili della provincia trapanese con varie violazioni riscontrate. Quattro le denunce ad altrettanti titolari di ditte per una serie di irregolarità e omissioni nei confronti dei lavoratori impiegati all’interno dei cantieri stessi. Ad operare sono stati i carabinieri delle stazioni di Alcamo e di Castelvetrano, nell’ambito della campagna di controlli nel settore edile. Gli accertamenti sono stati portati avanti in questi giorni con i colleghi del nucleo ispettorato del lavoro di Trapani.

A Castelvetrano

A Castelvetrano, a conclusione delle ispezioni eseguite in tre diversi cantieri, i carabinieri hanno denunciato altrettante persone, tutti legali rappresentanti di società edili operanti sul territorio. Le accuse nei loro confronti sono di gravi carenze nelle misure di sicurezza. Le presunte omissioni rilevate sono: non aver sottoposto i propri lavoratori alle prescritte visite mediche preventive; non aver ancorato il ponteggio metallico alla struttura esistente; non aver informato ed addestrato correttamente il personale dipendente sui rischi connessi l’attività da svolgere e non aver dotato i ponteggi metallici in uso per le lavorazioni in quota dei sistemi atti a limitare i rischi di caduta. Per queste violazioni sono state contestate, inoltre, contravvenzioni per complessivi 9.600 euro.

Lavoro nero e reddito di cittadinanza

Nella circostanza, a due società di Castelvetrano è stata contestata anche la cosiddetta “maxi sanzione lavoro nero”, per complessivi 13.400 euro e con contestuale sospensione dell’attività imprenditoriale in quanto ognuna di esse aveva occupato un lavoratore in nero. Di questi, uno percepiva il reddito di cittadinanza.

Ad Alcamo

Ad Alcamo, i carabinieri hanno denunciato un uomo di 60 anni, socio amministratore di una ditta edile, per presunte violazioni delle norme in materia di antinfortunistica. In particolare, durante l’ispezione in un cantiere precedentemente segnalato dal 9° nucleo elicotteri carabinieri di Palermo durante la propria attività ricognitiva, i militari dell’Arma hanno riscontrato che le aperture in quota, cosi come le andatoie e le passerelle, sarebbero state sprovviste di parapetti e di altri sistemi atti ad evitare eventuali cadute. Nella stessa circostanza, sono state elevate contravvenzioni pari a 5 mila euro.

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