Denunciato dalla polizia municipale il gestore dell’impianto di depurazione di Alcamo. Alla base delle problematiche emerse nei giorni scorsi in cui è stata segnalata la presenza di macchie nere nel mare di Alcamo marina ci sarebbe una cattiva manutenzione dell’impianto che è gestito da una ditta privata in seguito all’affidamento dell’appalto da parte del Comune nel marzo del 2021.

Le ipotesi di reato

Ad essere state denunciato un 61enne di Porto Empedocle, nella qualità di titolare dell’impresa capogruppo mandataria dell’Ati alla quale è affidato il servizio di gestione, manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto di depurazione acque reflue urbane e trasporto e smaltimento fanghi del Comune di Alcamo. Le ipotesi di reato a carico della ditta sono diverse: sversamento di rifiuti liquidi nel letto del Rio Vallenuccio, costituiti da refluo fognario non depurato fuoriuscito da vasche idrauliche di scolmo della condotta fognaria; sversamento pericoloso di reflui fognari, ed ancora inadempienza ad obblighi contrattuali di fornitura di servizio pubblico, rifiuto indebito di un atto di ufficio da parte dell’incaricato di pubblico servizio e inquinamento ambientale con riferimento agli alvei del torrente Vallenuccio.

Indagini ad inizio mese

Le indagini erano scattate già ai primi di luglio, quando veniva riscontrata alla foce del torrente Canalotto la presenza di acqua di colore marrone scuro. “Le cause principali dello sversamento – ha evidenziato il comandante della polizia municipale di Alcamo, Ignazio Bacile – sono da addebitare, da quanto emerso nel corso dei numerosi controlli effettuati, esclusivamente alla negligenza e indampienza del gestore dell’impianto, in particolare con riferimento alle operazioni di mancata manutenzione e cura dello scolmatore di contrada Santuario e al malfunzionamento dell’impianto di depurazione stesso, dove si sarebbe verificato un trascinamento di fanghi, rilasciato dal depuratore nel torrente, che ha comportato certamente un’alterazione qualitativa, seppur reversibile, delle caratteristiche organolettiche delle acque del torrente Canalotto lungo il suo corso e fino a mare, procurando anche notevole allarme tra la popolazione”.

Nessun rischio per la salute

In realtà nessun rischio diretto per la salute dei bagnanti è stato riscontrato dalle analisi eseguite dall’Asp di Trapani nelle acque prossime alla foce. Al vaglio dell’autorità giudiziaria anche la posizione di un altro tecnico, incaricato del controllo sull’esecuzione del contratto. “A seguito delle prime segnalazioni – commenta il sindaco Domenico Surdi – ci siamo subito attivati per i necessari controlli sul campo per i quali ringrazio il comando della polizia municipale e gli uffici del servizio idrico integrato. Valuteremo anche i risvolti sul contratto in essere con la ditta che gestisce il depuratore e lo stesso direttore dell’esecuzione: su temi come questi non è ammissibile alcuna leggerezza”.

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