Ad Alcamo marina per la seconda volta in pochi giorni un tratto di mare torna ad essere “imbrattato” di nero. Era accaduto 5 giorni fa e la scena si è ripetuta nel week-end scorso con un sostanzioso rivolo di un liquido di colore nero che è venuto giù da uno degli sfoci dei torrenti nella zona chiamata “Canalotto”. Per l’esattezza è accaduto nel primo pomeriggio di sabato e chi abita in zona giura che sarebbe lo stesso orario di qualche giorno fa, quando allo stesso modo era stato sversato sempre questo liquido di colore nero.
Arpa e polizia municipale sul posto
Immediato l’intervento sul posto della polizia municipale che a sua volta ha immediatamente girato la segnalazione per le proprie competenze all’Arpa, l’agenzia regionale protezione ambiente. Sono stati effettuati dei prelievi per provare anzitutto a capire che sostanza è quel liquido nerastro. Dai caschi bianchi al momento bocche cucite, le indagini sono in corso e si sta provando a “tracciare” il percorso dello sversamento
Situazione analoga nel Palermitano
Due giorni fa situazione analoga è stata individuata nel Palermitano. Un copioso sversamento di liquami è stato notato nello specchio d’acqua dell’Arenella all’altezza dell’ospedale “Enrico Albanese” a Palermo. A richiamare l’attenzione della capitaneria di porto alcuni diportisti che hanno visto colorarsi di marrone l’acqua blu del mare che era stata cristallina fino a quel momento. “D’un tratto abbiamo visto colorarsi l’acqua di marrone – dicono i testimoni –, davvero disgustoso. Un attacco al nostro mare. E’ successo all’improvviso come se qualcuno avesse aperto delle paratie e avesse sversato in mare melma”. Le imbarcazioni della capitaneria e della guardia di finanza sono arrivate nella zona per eseguire un controllo.
L’inquinamento nella scorsa estate
Specie la zona del Palermitano è spesso vittima di inquinamento lungo le coste. Nell’agosto scorso, a seguito di campionamenti ordinari della qualità dell’acqua lungo la costa cittadina da parte dell’Asp 6, è emersa una situazione di grave inquinamento che ha interessato l’area di Mondello. In alcuni punti, in particolare in corrispondenza di Punta Priola, i livelli di inquinamento hanno oscillato dal doppio fino a dodici volte i massimi consentiti per quanto riguarda la presenza di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali.
Commenta con Facebook