I carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (Nas) di Palermo, nell’ambito dei controlli sulla tutela della salute sul settore della filiera della carne, hanno sottoposto ad accurata ispezione uno stabilimento di sezionamento di carni del trapanese.
All’esito dell’attività sono stati sequestrati amministrativamente circa 60 chili di prodotti carnei per un valore di circa 3.000 euro per i quali non sarebbe stata attuata correttamente la tracciabilità in modo da garantire la sicurezza della filiera alimentare. Nei confronti del legale rappresentante veniva elevata una sanzione amministrativa di 1500 euro.
Il sequestro a Catania
Il nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia (Noras) del Corpo Forestale della Regione Siciliana e i medici dell’ASP di Catania hanno sequestrato 1500 Kg di prodotti caseari e hanno sospeso le attività di un caseificio abusivo. L’operazione ha visto impegnati 5 unità del Corpo Forestale e 2 medici dell’Asp di Catania Dipartimento di Prevenzione Veterinaria. In contrada Valcorrente, a Belpasso (CT), hanno individuato un caseificio che oltre a essere privo di autorizzazione amministrativa e sanitaria si presentava in condizioni igieniche a dir poco precarie e fatiscenti.
La probabile macellazione abusiva
Oltre ad aver rinvenuto più di 1500 kg di formaggi, tra freschi e stagionati, 30 kg di ricotta appena prodotta, vino imbottigliato privo di etichetta e tracciabilità, 400 litri circa di olio di oliva, gli agenti hanno individuato anche farmaci per animali, un’affettatrice, un tritacarne, una macchina per il sottovuoto, otto coltelli da macellaio di varie misure e una mannaia. Elementi che lasciano aperta anche l’ipotesi di una probabile macellazione abusiva. Infatti, all’interno di un banco congelatore posto nelle immediate adiacenze della struttura sotto una tettoia, c’erano carni sezionate in cattivo stato di conservazione.
Cibi infestati da vermi e insetti
In una cella frigorifera utilizzata prevalentemente per i formaggi, tracce di sangue e all’esterno della struttura in un recipiente in ferro sono stati ritrovati resti di parti anatomiche relative a carcasse animali di specie non identificate. Tutti gli alimenti di origine animale e vegetale ritrovati sono stati posti sotto sequestro e destinati alla distruzione. I prodotti alimentari rinvenuti sono stati trovati in condizioni igienico sanitarie non adeguate e alcuni di questi alimenti sono risultati infestati da vermi e insetti, ovvero assolutamente non idonei all’alimentazione umana.
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