Sequestro di alimenti in cattivo stato di conservazione all’interno di un’azienda conserviera di Trapani. L’operazione dei Nas ha permesso di scoprire una serie di irregolarità rispetto alla conservazione dei prodotti, il titolare è stato quindi segnalato alla Procura.

Il supporto dei tecnici Asp

I carabinieri del Nas di Palermo per questa operazione hanno avuto il supporto del personale del locale dipartimento di prevenzione veterinario dell’Asp. Ad essere stata portata avanti una verifica igienico-sanitaria in un’azienda conserviera di prodotti ittici. Ad essere stati sequestrati 143 chili di pescato di vario tipo in cattivo stato di conservazione, trovati a temperatura ambiente nonché di confezioni su cui erano apposte etichette riportanti un marchio “Ce” inesistente e sulle quali risultava modificata la data di scadenza dei prodotti.

Altri alimenti

Nel corso della stessa verifica i militari hanno anche rinvenuto sempre all’interno della stessa struttura altri 1.125 chili di legumi e frutta secca privi della documentazione in cui si attesta la loro provenienza. In questo contesto ad essere stato rilevato che il locale adibito al sezionamento ed alla lavorazione dei prodotti ittici presentava carenze igienico-sanitarie e per questo si è proceduto al sequestro amministrativo dei vegetali, nonché dell’intero locale. A seguito delle violazioni riscontrate il titolare è stato segnalato, per le valutazioni del caso, alla Procura della Repubblica di Trapani ed alle competenti autorità amministrative.

Le recenti operazioni

Nei mesi scorsi ci sono state analoghe operazioni nel trapanese. E’ accaduto in un caseificio di Paceco dove sono stati trovati alimenti scaduti o in cattivo stato di conservazione, privi della mancata documentazione sulla tracciabilità e locali in un carente stato igienico. Anche in quel caso i carabinieri dei Nas di Palermo e della stazione di Paceco sequestrarono e denunciato il responsabile dell’attività. Stessa cosa in un bar di Gibellina dove un ingente quantitativo di prodotti, destinati alle tavole dei cittadini, i militari hanno accertato la presenza di alimenti in cattivo stato di conservazione, un deposito di alimenti non dichiarato e hanno constatato il mancato rispetto dei generali requisiti di igiene.

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