Cento euro per restituire il borsello rubatogli qualche ora prima. E’ stata questa la richiesta di due romeni ad un uomo di Santa Ninfa derubato inprecedenza e poi contattatomforse da una cabina telefonica, per offrire la restituzione del maltolto dietro pagamento.
I militari dell’Arma, avendo avuto contezza che nella serata del 15 novembre, sarebbe avvenuto l’incontro tra la vittima e i due malviventi, hanno predisposto un articolato e lungo servizio di osservazione nel luogo convenuto tra le parti per lo scambio. I Carabinieri hanno seguito attentamente tutti gli spostamenti della vittima e hanno potuto percepire il momento in cui la coppia di serbi si è avvicinata alla vettura della vittima intenta a incassare il denaro e favorire lo scambio.
I due malviventi non hanno fatto in tempo a prendere i soldi che si sono trovati addosso i Carabinieri in abiti simulati che li hanno bloccati tempestivamente.
L’immediata perquisizione personale ha consentito di ritrovare nell’immediatezza e nella disponibilità del Ramadani il borsello rubato, corrispondente per caratteristiche proprio in quello asportato alla vittima. La refurtiva è stata poi riconsegnata al legittimo proprietario che ha ringraziato i militari. Dopo gli accertamenti di rito, i due serbi, sono stati arrestati per il reato di tentata estorsione e sottoposti agli arresti domiciliari e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Marsala, in attesa dell’udienza di convalida che si terrà nella giornata di domani.
Sono così scattate le manette con l’accusa di estorsione per Zeldat Ramadani di 36 anni e per Sabrina Kurtesi di 28
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