I fatti risalgono al mese di maggio del 2022, quando i due malviventi assalirono un 45enne catanese, che alla guida della sua Fiat Panda percorreva la via Virdimura di Catania
Due giovani agrigentini con precedenti penali e di polizia, G.R ed S. V., nati rispettivamente nel 1999 e nel 1989, sono i destinatari di un daspo urbano, il cosiddetto Dapso Willy
Tra loro anche esponenti delle cosche Cappello e Cursoti milanesi. Nell'inchiesta, denominata 'Carback', altre 20 persone sono indagate in stato di libertà.
I Carabinieri, coordinati dalla Procura di Marsala, hanno organizzato un servizio specifico bloccando i due stranieri 28enni mentre avveniva lo scambio di denaro per la restituzione della bici
Oltre 50 carabinieri del comando provinciale di Catania per eseguire un'ordinanza nei confronti di 15 indagati, cinque dei quali destinatari di misura cautelare. Tra loro c'è anche il minorenne di soli sedici anni.
Il gip del tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ha disposto il rinvio a giudizio - con l'accusa di estorsione ai danni dei dipendenti - di tre dei sei imputati dell'inchiesta "Stipendi spezzati" che ipotizza un collaudato sistema di "pizzo" sulla busta paga dei dipendenti di una cooperativa di Licata (Ag) che gestiva delle comunità per disabili psichici.
I Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo hanno arrestato per estorsione un giovane tunisino di 22 anni che, da appena un mese, era uscito dal carcere per aver già commesso reati analoghi contro il patrimonio.
La giovane guardata a vista dai militari consegna una parte del denaro al 22enne che le riconsegna il cellulare ma, purtroppo per lui, ecco materializzarsi i carabinieri che gli stringono ai polsi le manette.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato nella flagranza del tentativo di estorsione il 36enne catanese Luca Vassallo.
Due fratelli parcheggiatori abusivi, Marcello e Pietro Gangi, rispettivamente di 57 e 42 anni, ed un ragazzo di 17 sono stati arrestati a Catania dai carabinieri perché hanno organizzato il cosiddetto 'cavallo di ritorno' ai danni di una donna.
Le indagini partite dopo la denuncia di un uomo, il quale, dopo avere subito qualche giorno prima il furto della propria autovettura, era stato contattato da alcuni individui i quali prospettavano la possibilità di restituire il mezzo previo pagamento di 500 euro.
Espletate le formalità di rito, gli arrestati, indagati anche per ricettazione in concorso, sono stati portati presso la Casa Circondariale di Catania piazza Lanza.
La banda metteva in atto il così detto 'cavallo di ritorno' restituendo furgoni e mezzi rubati ai legittimi proprietari dietro il pagamento di un 'riscatto'
I militari hanno invitato l'uomo a presentarsi puntualmente all'appuntamento, ma dopo essersi nascosti, nel preciso istante in cui i due stavano per intascare i soldi li hanno ammanettati