Si insediano domani, lunedì 12 maggio, Presidente e Consiglio del Libero Consorzio di Trapani eletti nella tornata del 27 aprile scorso ed è già battaglia dopo un risultato elettorale sorprendente che ha visto vincere il candidato presidente del Centrosinistra in alleanza con il Movimento controcorrente di Ismaele La Vardera ma senza una sua maggioranza.

Il neo presidente del Libero Consorzio Comunale di Trapani è Salvatore Quinci, dodici i neo consiglieri provinciali eletti con le elezioni di II livello. Solo quattro di questi sono della lista di Quinci: Ernesto Raccagna, Francesco Foggia, Giovanni Iacono e Laura Barone (M5S).

Otto, invece, sono rappresentanti delle liste del Centrodestra che sostenevano l’altro candidato alla presidenza, il sindaco di Castelvetrano Giovanni Lentini. Si tratta di: Saverio Messana e Alberto Mazzeo della Lega (lista più votata del centro destra), Maurizio Miceli e Giusy Corbo di Fratelli d’Italia, Enzo Sturiano e Vito Milazzo di Forza Italia, Walter Alagna e Alessia Rizzo della DC.

Non si continui con i tradimenti, la nota del centrodestra

“Il 70% degli amministratori locali del Libero Consorzio di Trapani ha scelto i partiti della coalizione di Centrodestra. Si tratta di un fatto politico che non può essere ignorato da nessuno, a cominciare da quanti nel Centrodestra si sono resi protagonisti di tradimenti palesi e nascosti per finire con il Presidente Quinci che di questi tradimenti ha beneficiato” attaccano in una nota durissima le segreterie provinciali dei partiti della maggioranza regionale ovvero Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Democrazia Cristiana, Grande Sicilia e Noi Moderati.

“Ringraziamo ancora il nostro candidato Giovanni Lentini – si legge ancora nella nota dei partiti della coalizione di Centrodestra – che ha saputo interpretare pienamente programma e orizzonte della nostra coalizione. Il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci è espressione diretta del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle, di Italia Viva, di Verdi Sinistra, Articolo 1, del Psi e del movimento di Ismaele La Vardera, partiti con i quali ha sottoscritto un patto elettorale pubblicamente riconosciuto da dichiarazioni dei segretari regionali di questi partiti da Anthony Barbagallo a Nuccio Di Paola, da Davide Faraone a Nino Oddo. E’ evidente che le forze a sostegno di Quinci sono quelle che a livello locale e nazionale si oppongono al governo del Centrodestra e conseguentemente non potrà avere nessun sostegno da chi milita nei nostri partiti o fa riferimento alla nostra coalizione”.

Non si apra la nuova stagione con l’ennesimo tradimento

I segretari provinciali di Lega, Fdi, Forza Italia, Dc, Grande Sicilia e Noi Moderati sottolineano ancora che “sarebbe grave se la nuova vita dell’ex provincia di Trapani che nei tempi dell’elezione diretta è stata sempre amministrata dal Centrodestra si aprisse all’insegna del tradimento o dell’ambiguità. Sarebbe l’ennesimo duro colpo per un Ente disastrato da anni di oblio causato dalle scelte scellerate della sinistra e dei populisti che hanno smantellato le vecchie province regionali”.

Trapani e le sue vicende

Trapani è sempre stato un territorio complesso negli ultimi anni,. Le scelte operate alle ultime amministrative dagli uomini dell’assessore regionale Mimmo Turano avevano rischiato una spaccatura forte con il presidente della regione ed anche le elezioni europee non sono state terreno di serenità.

E in questo clima che stavolta riguarda solo marginalmente Turano, l’assessore regionale si trova al centro di un’altra polemica relativa alla gestione della formazione professionale. L’attacco è di
Federterzio che parla di una “riscrittura dell’avviso 7 (ora ritirato ndr), fatta nelle segrete stanze”. Scelte che “introducono regole di parte che annullano la parità concorrenziale tra enti di formazione, minano la certezza del diritto e aprono la strada a contenziosi che rallenterebbero ancora di più l’avvio dei corsi”.

Accuse che l’assessore non ha intenzione di far passare come semplici critiche “E’ grave insinuare che un Assessore faccia riunioni carbonare o incontri segreti con le parti sociali o datoriali. Per quanto mi riguarda sono abituato a lavorare con la massima trasparenza nel rispetto della legge e alla luce del sole. Mi riservo di adire le vie legali contro simili insinuazioni” risponde l’assessore regionale Mimmo Turano.