Migliorano le condizioni di salute di padre Vincenzo Seidita, il parroco della parrocchia San Francesco d’Assisi a Trapani risultato positivo al coronavirus.

Il padre conventuale si trova in isolamento, insieme alla sua comunità religiosa, presso la sede del Convento, monitorato dalle “Unità Speciali di Continuità Assistenziale” (U.S.C.A.) dell’Asp di Trapani per la gestione dell’Emergenza Covid-19.

“Padre Vincenzo sta meglio e ringrazia tutti coloro che stanno pregando per la sua salute”, dice il vicario generale della Diocesi don Alberto Genovese che ha provveduto a concordare presso altre chiese della città, con famiglie e futuri sposi il regolare svolgimento dei sacramenti della Cresima, della prima comunione e del matrimonio.

Intanto non si arrestano, purtroppo, i contagi nell’Isola.
Un alunno del liceo classico Mario Cutelli di Catania è risultato positivo al Covid19. Di conseguenza, da oggi giovedì 24 settembre e fino a giovedì 8 ottobre, è stata disposta la quarantena precauzionale per gli alunni e i docenti della II G dell’istituto scolastico.

Ma la situazione che preoccupa di più è quella del Palermitano.
San Giuseppe Jato, San Cipirello, Bagheria, Misilmeri, Corleone. E’ allarme nei centri medio piccoli della provincia di Palermo dove i sindaci, spaventati, chiudono scuole e locali e istituiscono bollettini sui casi di Covid19 in aumento un po’ dappertutto.
Nove positivi in più Covid19 a San Giuseppe Jato. Ad oggi, in totale ci sono in paese 34 soggetti positivi e 107 persone in isolamento domiciliare in paese. L’amministrazione è in continuo contatto con le Autorità Sanitarie competenti, per programmare le azioni da mettere in atto per contrastare il diffondersi del virus.
A San Cipirello ci sono 9 positivi e 50 persone in isolamento domiciliare. Lo comunica la commissione straordinaria. Oggi si è riunito il Centro Operativo Comunale.
A Bagheria, invece, i positivi al Covid19, confermati dall’azienda sanitaria provinciale sono 29, di questi 8 sono ricoverati, 13 appartengono allo stesso focolaio, vale a dire stesso nucleo familiare e parentale; dei 29 è deceduta una signora anziana, con altre patologie e già malata da tempo, che non usciva di casa da circa un anno – spiega il sindaco- . 13 sono i focolai, uno di questi con 13 positivi tra ricoverati; gli altri focolai hanno uno o due positivi. Tutte le persone ricoverate non sono state intubate ed hanno una respirazione autonoma.