Nella giornata di sabato 26 settembre, i Carabinieri della Stazione di Mazara del Vallo, guidati per lo specifico servizio dal Luogotenente Giaramita, con il supporto della Sezione Radiomobile, al termine di una mirata attività di indagine, hanno arrestato nella flagranza di reato di tentata estorsione, un mazarese di 24 anni, già gravato da precedenti di polizia.

La vittima, un ragazzo di appena venti anni, si è presentata presso gli uffici della Compagnia Carabinieri di Mazara del Vallo, emotivamente molto provata, denunciando di aver ricevuto, nei mesi precedenti, diverse richieste estorsive da parte di un giovane conosciuto alcuni mesi prima tramite i social network.

Nello specifico, il malvivente continuava da tempo a chiedere denaro alla vittima, minacciando quest’ultima di rendere pubblico sui social del materiale video e fotografico che lo ritraeva in atteggiamento “intimo”, se non avesse acconsentito alle sue pretese.

Gli investigatori, dopo una accurata attività di indagine, hanno appurato la veridicità di quanto dichiarato in sede di denuncia, documentando le richieste dal tenore estorsivo e l’insistenza dell’aguzzino nel voler fissare un appuntamento per ricevere il denaro distruggendo, in cambio, tutto il materiale in suo possesso.

Pertanto, i militari della Compagnia di Mazara del Vallo, in occasione dell’appuntamento fissato tra i due giovani, hanno predisposto un servizio di osservazione e monitoraggio dell’incontro che ha permesso di fermare l’estorsore nella flagranza del reato.

Per questi motivi, il 24enne, terminate le formalità di rito, è stato dichiarato in arresto. Nella giornata di ieri, il Tribunale di Marsala ha convalidato l’arresto operato dai Carabinieri sottoponendo il giovane agli arresti domiciliari.

Tale risultato operativo è frutto dell’intensificazione delle attività di controllo del territorio e dell’alto livello di attenzione posto dai Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo al fine di contrastare la recrudescenza della fenomenologia criminale.

Si tratta solo dell’ultimo caso di ricatto riguardante immagini intime e web.

Lo scorso 25 settembre, la polizia postale di Palermo, ha eseguito cinque perquisizioni nei confronti di altrettanti ragazzi minorenni residenti nel capoluogo, accusati di diffusione di materiale sessualmente esplicito, raffigurante una quattordicenne, compagna di scuola di alcuni di loro.
I minori, tutti con una età compresa fra i 13 ed i 16 anni, avrebbero ricevuto foto e video nei quali la vittima era ripresa senza abiti, e li avrebbero divulgati successivamente su diverse piattaforme social e tramite servizi di messaggistica istantanea.
Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della madre della vittima, sono state coordinate dalla procura per i Minorenni di Palermo, che ha disposto le perquisizioni nei confronti dei minori.
Nel corso di tale attività di ricerca, sono stati sequestrati numerosi cellulari di ultima generazione ed apparecchiature informatiche contenenti le immagini sessualmente esplicite. Le indagini avranno un ulteriore sviluppo al fine di identificare eventuali altri soggetti responsabili dei medesimi reati.

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