Sospetti sulla possibilità che Denise Pipitone possa essere stata individuata in un campo Rom a Roma. Una notizia trapelata in queste ore ed accolta con speranza da madre e padre della piccola scomparsa da Mazara del Vallo nel 2004 quando aveva 4 anni. I genitori però frenano i facili entusiasmi: “Rimaniamo con i piedi per terra, non vogliamo illuderci”.
La notizia
Ad essere emersa la notizia che i carabinieri si sarebbero recati in un campo Rom a Roma. I militari avrebbero prelevato il dna di una ragazza bosniaca di 20 anni. O almeno è quel che è dato sapere sulla sua identità. Il sospetto è che quella ragazza possa in qualche modo essere Denise Pipitone. Non è dato sapersi su cosa si sarebbero basati questi sospetti degli inquirenti. A diffondere la notizia è stata la trasmissione Mediaset “Quarto grado”. Ad essere forniti anche altri elementi. La ragazza in questione si chiamerebbe Denisa ed in base ai dai anagrafici risulterebbe essere nata lo stesso giorno e mese della piccola scomparsa. Avrebbe però due anni di meno.
La mamma non vuole illudersi
Si riaccende quindi la fiammella della speranza per Piera Maggio, mamma di Denise. “Un fulmine a ciel sereno – commenta -. Siamo stati informati per mezzo dei vari messaggi che ci sono pervenuti. Non eravamo a conoscenza di nulla. Rimaniamo in attesa di eventuali notizie concrete, sempre con i piedi a terra. non possiamo permetterci illusioni dolorose”.
L’appello dopo l’arresto di Messina Denaro
I genitori di Denise da anni continuano a cercare la verità attorno alla scomparsa della figlia. Non riescono a darsi pace nonostante siano passati oramai quasi 19 anni. Nel giorno dell’arresto di Matteo Messina Denaro, nel gennaio scorso, mamma e papà lanciarono un appello. “Chiedete a Messina Denaro se sa dov’è Denise”. Il capo di cosa nostra, Matteo Messina Denaro, potrebbe sapere dove è stata portata la bambina? Questo l’interrogativo che si pongono i due genitori. C’è da die che da tempo gli inquirenti battono la pista che Denise possa essere finita in un campo Rom, ma sino ad oggi tutte le piste tracciate si sono rivelate infruttuose.
Commenta con Facebook