I Carabinieri delle Stazioni operanti sul territorio della Provincia di Trapani hanno tratto in arresto 5 cittadini extracomunitari di nazionalità tunisina: di questi, quattro sono ritenuti responsabili del reato di reingresso illegale sul territorio nazionale mentre una quinta persona è destinataria di un ordine di esecuzione di pene concorrenti.

Sbarcati clandestinamente a Pantelleria e Favignana

Le persone arrestate, tutte di sesso maschile, di età compresa tra i 30 e i 39 anni e senza fissa dimora, sono sbarcate clandestinamente sull’isola di Pantelleria e Favignana nei giorni scorsi.

Uno era già ricercato per danneggiamento aggravato, ricettazione e resistenza

Nello specifico, all’esito delle previste procedure di identificazione, i Carabinieri hanno accertato che un 36enne pregiudicato, sbarcato il 24 luglio scorso a Favignana era ricercato. Lo stesso era, infatti, destinatario di un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Vicenza, per i reati di danneggiamento aggravato, ricettazione e resistenza a Pubblico Ufficiale, commessi nel vicentino tra il marzo 2011 e il gennaio 2015. L’arrestato è stato accompagnato presso la Casa Circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani.

Gli altri 4 era stati già espulsi in passato

Altre quattro persone, invece, sono state dichiarate in stato di arresto poiché già rimpatriate in passato – dal 2018 al 2021 – a seguito di decreti di espulsione dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera. In particolare, i provvedimenti a carico di un 30enne e di un 39enne erano stati emessi rispettivamente dalla Questura e dalla Prefettura di Trapani. Concluse le formalità di rito, i quattro originari della Tunisia sono stati dichiarati in arresto e messi a disposizione della competente Autorità Giudiziaria per le determinazioni del caso.

Anche a Lampedusa sbarcano nonostante respingimento, otto arresti

Sette tunisini e un cittadino del Bangladesh sono stati arrestati dalla polizia a Lampedusa dove erano sbarcati nonostante fossero colpiti da decreto di respingimento. Agenti della squadra mobile, su disposizione della Procura di Agrigento, li hanno posti ai domiciliari nell’hotspot di contrada Imbriacola.

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