I Carabinieri della Compagnia di Marsala, in provincia di Trapani, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare dell’obbligo di allontanamento e divieto di avvicinamento alle vittime emessa dal Tribunale di Marsala nei confronti di un 39enne marsalese.

Le indagini dopo la denuncia dei genitori

Il provvedimento scaturisce da un’attenta attività d’indagine eseguita dal reparto che ha documentato reiterati episodi di violente vessazioni fisiche e verbali che l’indagato avrebbe messo in atto nei confronti dei genitori conviventi da circa due anni accompagnate da continue richieste estorsive di denaro e minacce.

Continue vessazioni

I comportamenti dell’uomo hanno causato un perdurante stato di ansia e preoccupazione nelle vittime le quali non hanno trovato alternativa alla decisione di chiedere aiuto ai Carabinieri che tempestivamente si sono attivati.

“Ti do fuoco al negozio”, insulti e aggressioni alla moglie

Nello scorse settimane divieto di avvicinamento per un uomo di 64 anni nei confronti dell’ex moglie. Gli episodi di violenza si sarebbero verificati a Trapani. La misura cautelare in seguito alle indagini portate avanti dai carabinieri. Ad essere emerso un grave quadro probatorio con continue minacce e aggressioni nei confronti della vittima, sempre più impaurita dai comportamenti del consorte.

Anche il braccialetto elettronico

Ad operare sono stati i carabinieri della stazione di Trapani Borgo Annunziata che hanno dato seguito all’esecuzione dell’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trapani. Il 64enne trapanese è stato quindi sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa con l’applicazione del braccialetto elettronico cosiddetto “antistalking”.

La serie di riscontri

Questa misura è stata emessa a conclusione dell’attività di indagine condotta dai carabinieri sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Trapani, che ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in merito all’ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia. In particolare, secondo quanto verificato dai militari dell’Arma, l’uomo avrebbe commesso continui maltrattamenti nei confronti della propria consorte, che le avrebbero procurato un perdurante stato di ansia e paura. L’indagato, infatti, sarebbe stato solito recarsi sul posto di lavoro della donna dove l’avrebbe aggredita verbalmente in più occasioni.

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