I carabinieri della Compagnia di Alcamo hanno arrestato un 22enne di Castellammare in esecuzione di un’ordinanza di aggravamento di misura cautelare, emessa dalla sezione penale misure di prevenzione del tribunale di Trapani.

Il provvedimento scaturisce dalle violazioni alla precedente misura cautelare cui era sottoposto poiché, qualche giorno prima, benché agli arresti domiciliari, era stato sorpreso alla guida dell’autovettura del padre in giro per la città. All’atto del controllo i Carabinieri avevano inoltre constatato che il padre (che sedeva a lato passeggero), aveva il volto insanguinato riscontrando, da successivi accertamenti, che sarebbe stato proprio il 22enne a picchiarlo. Il 22enne è stato ora tradotto presso il carcere di Trapani.

La violenza a Caltanissetta

Il Questore di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello, previa istruttoria della locale Divisione Polizia Anticrimine, ha emesso cinque provvedimenti applicativi di misure di prevenzione nei confronti di persone che si sono rese responsabili di condotte illecite. In particolare, un 46enne e un 43enne sono stati ammoniti per violenza domestica e invitati a tenere una condotta conforme alla legge: il primo, nel corso di una lite, ha aggredito la moglie causandole lesioni personali; il secondo ha reiterato minacce e atti di violenza nei confronti della coniuge in presenza dei figli minori.

Due persone, padre e figlio, entrambi originari della provincia di Catania, arrestati dalla Polizia di Stato per aver perpetrato una rapina nel Capoluogo, sono stati rimpatriati con foglio di via obbligatorio con divieto di fare ritorno a Caltanissetta per un periodo di tre anni. Infine è stato emesso un provvedimento di avviso orale nei confronti di un 25enne, resosi autore dei reati di lesioni personali, minacce e porto di armi, al fine di impedire il reiterarsi di condotte illecite in danno dell’ordine e la sicurezza pubblica, invitando lo stesso a cambiare condotta.

La stretta a Palermo

Stretta del questore di Palermo nei confronti di soggetti violenti, per loro arriva il Daspo con divieto di accesso nelle aree della movida. Emessi una sfilza di divieti di ingresso. Notificati quattro provvedimenti di divieto di accesso, rispettivamente tre a zone del centro cittadino ed uno allo stadio. Raggiunti da queste misure tre giovani palermitani che si sono resi responsabili di vari atti violenti tra il centro città ed il quartiere di “Borgo Vecchio”. I tre finiti nel mirino del Daspo dopo che la polizia li ha beccati nel corso di pattugliamenti delle zone calde della movida. Il questore di Palermo ha fatto ricorso alle misure di prevenzione del Dacur e del Daspo per ragioni di ordine pubblico e sicurezza. Per i tre giovani arriva il divieto di accesso e stazionamento in aree del centro cittadino ed allo stadio.

I due fuggitivi con il motorino rubato

Un primo provvedimento è scaturito dopo quanto accaduto il 5 giugno scorso. Una pattuglia della polizia, impegnata in un servizio di prevenzione e controllo del territorio, in via Michele Del Bono ha incrociato un ciclomotore. In sella due giovani che per evitare il probabile controllo degli agenti hanno pericolosamente invertito il senso di marcia. Sapevano di avere in mano un ciclomotore rubato e per questo avevano tentato la pericolosa fuga, percorrendo il marciapiedi e rifugiandosi a Borgo Vecchio. Uno dei due era fuggito a piedi, pur essendo stato riconosciuto dai poliziotti. Il secondo venne raggiunto dagli agenti ed oppose resistenza, invocando ed ottenendo l’aiuto di numerosi passanti consentendogli così di fuggire provocando ferite ai poliziotti.

Nei confronti di entrambi il questore di Palermo ha disposto il Dacur, divieto di accesso nell’ampia zona teatro degli eventi compresa tra le vie Libertà e Borgo Vecchio. Provvedimento che avrà la durata di 3 anni per chi aveva avuto la colluttazione con i poliziotti e di 2 anni per colui che è inizialmente fuggito.

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