I titolari di due ditte di Marsala sono stati denunciati dai carabinieri alcune violazioni legate alla mancata sicurezza dei luoghi di lavoro all’interno del cantiere nel quale operavano. L’operazione ha riguardato nello specifico l’isola di Favignana, nel trapanese, dove i carabinieri della locale stazione e quelli del nucleo ispettorato del Lavoro di Trapani hanno svolto una serie di ispezioni nell’ambito della campagna di controlli straordinari dei cantieri edili promossa dall’ispettorato nazionale del lavoro. In particolare, i carabinieri hanno eseguito l’accesso ispettivo in tre cantieri presenti sull’isola, verificando nel contempo la regolarità delle posizioni lavorative di otto persone.
Le irregolarità
Tale attività ha permesso, a conclusione degli accertamenti del caso, di raccogliere indizi di colpevolezza, in merito a presunte violazioni della normativa in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, a carico di due imprenditori in qualità di legali responsabili di altrettante ditte operanti nel settore delle costruzioni con sede in Marsala, che sono stati denunciati alla competente autorità giudiziaria.
Le ipotesi delle violazioni
Le presunte violazioni riguardano il mancato invio di alcuni lavoratori alla visita medica preventiva per l’idoneità alla mansione da svolgere, non aver dotato il ponteggio in uso per le lavorazioni in quota e le scale in muratura di apposito parapetto e tavola fermapiede al fine di limitare i rischi di caduta e non aver dotato alcuni lavoratori dei necessari dispositivi di prevenzione individuale. Nell’ambito del servizio sono state elevate 5 ammende per l’importo complessivo di circa 30 mila euro.
Altri controlli in questi giorni
Nei giorni scorsi altro blitz nella provincia trapanese ed un imprenditore, titolare di una ditta edile, è stato denunciato dai carabinieri per irregolarità sulla sicurezza all’interno del cantiere in cui stava operando. L’attività è stata effettuata a Mazara del Vallo. All’interno di un cantiere edile del mazarese sono state riscontrate irregolarità all’impianto elettrico. Non è risultato dotato del previsto quadro elettrico munito di interruttore differenziale e di messa a terra. I carabinieri constatavano inoltre l’utilizzo di spine mobili sprovviste di dispositivo anti sganciamento accidentale. Per questa irregolarità veniva denunciato l’amministratore unico della ditta e contestata una ammenda per un importo di circa 6 mila euro.
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