Sarebbero gli autori di almeno 9 tra furti e rapine nel Trapanese. Carabinieri e polizia sono riusciti ad incastrare due pregiudicati trapanesi che nei mesi scorsi erano diventati il terrore di Trapani e dintorni.
Arresto congiunto
Ad operare insieme i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Trapani e gli agenti della polizia della questura di Trapani. Hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Trapani. In manette due pregiudicati trapanesi di 35 e 40 anni, presunti responsabili di numerosi episodi di furti su autovetture ed in abitazioni private, ed anche rapine.
Furti e danneggiamenti in serie
Il provvedimento scaturisce da articolate indagini eseguite dai militari della compagnia di Trapani e della squadra mobile della questura di Trapani. Attività investigative avviate a fronte del recrudescente fenomeno dei reati predatori. Numerose denunce erano partite da residenti di diverse zone di Trapani ed anche dell’hinterland, Paceco, Valderice e Misiliscemi. Furti e danneggiamenti in serie che si verificarono da maggio ad ottobre scorsi.
Ricostruiti 9 raid criminali
Le attività investigative di carabinieri e polizia hanno consentito di raccogliere una serie di indizi a carico dei due indagati. In particolare i riscontri sono arrivati in seguito all’analisi delle immagini tratte dai sistemi di videosorveglianza. Inoltre sono stati anche sentiti testimoni e vittime di quei raid criminali. Gli inquirenti hanno ricostruito che i due indagati sarebbero colpevoli di 5 furti in abitazione, 2 furti con strappo e 2 furti su autovettura. Durante questi raid si sono impossessati di denaro contante e monili in oro, arrecando inoltre danni evidenti alle auto ed alle case prese di mira.
Anche le impronte digitali
In occasione di quattro episodi, gli agenti della polizia Scientifica erano riusciti ad isolare le impronte digitali di uno dei due presunti autori dei furti. Impronte che sono state rilevate nel corso dei sopralluoghi effettuati nelle abitazioni. I due rinchiusi nella casa circondariale Pietro Cerulli di Trapani.
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