“Castelvetrano con il commissariamento per mafia è caduta in ginocchio ma noi la vogliamo rialzare”. Così il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, concludendo il comizio a Castelvetrano, comune noto per avere dato i natali al super latitante Matteo Messina Denaro e sciolto pee infiltrazioni mafiose. Il segretario è nel comune trapanese in vista delle amministrative di domenica, per sostenere il candidato dem Pasquale Calamia. “La mafia non è una piovra imbattibile”, ha aggiunto Zingaretti. Mentre il segretario parlava della lotta alla mafia è saltato l’audio. Quando il sistema audio è stato ripristinato Zingaretti ha ironizzato: “Non era stata la mafia”, ricevendo gli applausi della piazza.

Per segretario del Pd “la storia d’Italia è una storia diversa” rispetto a quanto accaduto “in questo anno di governo” nel corso del quale “a parte i selfie, i sorrisi, le polemiche, le battute, l’uso spregevole che c’è del potere, fatemelo dire, troppe volte c’è stato un uso inquietante della vicinanza con i poteri mafiosi sbandierata con troppa disinvoltura”.

Il neo segretario ha parlato anche dell’importanza delle manifestazioni in tutta Italia, in programma domani in occasione della Festa della Liberazione, “Da Milano alla Sicilia domani è opportuno che tutti tengano le orecchie aperte e siano per le strade a ricordare che la storia non si ripropone mai nelle stesse forme però ritorna”.

Poi una stoccata al ministro dell’Interno Matteo Salvini guardando all’appuntamento delle elezioni europee del prossimo 26 maggio: “Salvini spesso è portatore, quando si allea con i nazionalisti europei, di idee gravi e pericolose per il mantenimento della democrazia. Se vince l’idea dell’Europa dei nazionalismi vince l’Europa degli uni contro gli altri e questa idea è contro il benessere degli italiani”.

Matteo Salvini in Sicilia, due giorni tra “liberazione dalla mafia” e campagna elettorale

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