Giulio Montalbano, giovane cooperante originario di Calatafimi Segesta (TP), parte lunedì 5 marzo per la Tanzania, dove per un anno lavorerà come project assistant in un importante progetto di lotta all’Hiv/Aids sviluppato da Medici con l’Africa Cuamm nell’area di Bariadi, nel nord del Paese.

Ventisette anni, studi in scienze politiche tra Palermo, Siena e Roma, Giulio Montalbano non è alla sua prima esperienza in Tanzania. A settembre 2017, infatti, è rientrato da un anno di lavoro nello stesso Paese, dove seguiva la gestione di due orfanotrofi e di un centro di riabilitazione per disabili. Proprio nel corso dell’anno in Tanzania ha potuto vedere sul campo in azione i medici del Cuamm, maturando la decisione di partire con l’organizzazione.

«Dopo un anno in Tanzania – racconta Giulio Montalbano – ho capito che il mondo delle cooperazione si adatta molto bene alle mie aspirazioni e che nel mio futuro ci saranno di sicuro diversi anni di impegno in Africa. In realtà questo è un continente che mi affascina fin da bambino e proprio sulla Tanzania e sul suo storico presidente Julius Nyerere ho scritto la mia tesi di laurea in Scienze Politiche. Mi piace la genuinità dei rapporti che si possono creare con la gente in Tanzania, la leggerezza d’animo che c’è anche nelle difficoltà, l’occasione che ho avuto di conoscere diverse persone del posto e far nascere anche delle belle amicizie. Oggi sono felice di ripartire e curioso di scoprire questo nuovo progetto in cui sarò impegnato, che è destinato alla lotta dell’Hiv in una delle zone dell’Africa più segnate da questa epidemia silenziosa».

Giulio Montalbano infatti si inserisce all’interno del progetto di “test and treat” dell’Hiv/Aids in una delle zone più povere della Tanzania, paese in cui 1.400.000 persone sono affette dal virus e in cui, in cinque anni, attraverso la creazione di una rete capillare di centri di salute e gruppi di aiuto comunitari sul territorio, si punta a sottoporre al test per l’HIV 300.000 persone e metterne in trattamento 20.000 sieropositive.

È possibile sostenere il lavoro dei medici del Cuamm con una donazione su c/c postale 17101353 e online su www.mediciconlafrica.org. Con 5 euro è possibile garantire un test per l’Hiv.

L’approccio del Test & Treat (test e traattamento) è oggi il più innovativo, suggerito anche dalle linee guida internazionali. Diversamente da quanto si fa oggi in Tanzania e in molte parti dell’Africa, infatti, questa modalità di cura si propone di mettere in trattamento con i farmaci antiretrovirali tutti i pazienti che risultano positivi al test per l’Hiv, non solo quelli con il sistema immunitario gravemente compromesso. In questo modo si può garantire una maggiore certezza nella prevenzione della diffusione del virus, oltre che un miglioramento delle prospettive di vita dei pazienti. In Tanzania 1.400.000 persone sono sieropositive e solo nel 2015 si sono registrati 54.000 nuovi casi, con 36.000 decessi.

Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio, anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti. Oggi Medici con l’Africa Cuamm è impegnato in 7 paesi dell’Africa sub-Sahariana: Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda.

Con oltre 1.600 operatori sia europei che africani appoggia 19 ospedali, 45 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, tubercolosi e malaria, formazione), 3 scuole infermieri e 1 università (in Mozambico).