I maltrattamenti sono proseguiti anche dopo la fine della relazione, ed anzi acuiti con l’incendio dell’auto della cognata. I carabinieri fanno luce ad Alcamo su una vicenda di gravi violenze che ha portato all’arresto di un 40enne. Vicenda che avrebbe anche potuto degenerare. Infatti l’indagato aveva a disposizione anche un’arma con munizioni e perfettamente funzionante. Sul suo conto raccolti gravi indizi di colpevolezza per maltrattamenti in famiglia, detenzione abusiva di arma clandestina e ricettazione. Per prevaricare nei confronti dell’oramai ex consorte non si era fatto scrupoli anche di vessare la sua famiglia. Un metodo che, ritengono gli inquirenti, sarebbe stato utilizzato con l’obiettivo di intimidire la vittima. I militari dell’Arma, dopo serrate indagini, sono riusciti a chiudere il cerchio ed a raccogliere le necessarie prove di colpevolezza.
L’ordinanza del gip del tribunale
I carabinieri di Alcamo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Trapani. la richiesta è partita dalla Procura della Repubblica di Trapani. Il provvedimento scaturisce dalle risultanze investigative acquisite dai carabinieri, secondo le direttive della Procura, avviate a seguito di una denuncia presentata dalla moglie dell’uomo.
Pedinamenti e minacce
Secondo i preliminari accertamenti, in questa fase del procedimento, l’indagato avrebbe posto in essere continue violenze fisiche e minacce verbali nei confronti della donna. Tanto che quest’ultima aveva deciso di allontanarsi dal tetto coniugale. Ma queste condotte vessatorie sarebbero poi continuate anche successivamente e consistite in pedinamenti e minacce telefoniche. Gli inquirenti sostengono che l’uomo avrebbe anche dato alle fiamme l’autovettura utilizzata dalla cognata nello scorso mese di marzo 2023.
La perquisizione
Inoltre effettuata una perquisizione domiciliare dai carabinieri nell’abitazione del 40enne. Ad essere rinvenuta anche una pistola “Beretta M-35”, priva di matricola e con relativo munizionamento. Sull’arma sono in corso verifiche per accertarne la provenienza. Il Gip ha disposto per l’uomo gli arresti in carcere.
Commenta con Facebook