Un recente passato nel giro della droga da pusher e l’affidamento in prova ai servizi sociali non sono riusciti a fare cambiare strada ad un uomo di 33 anni di Mazara del Vallo. Non appena fuori dal carcere era tornato a inserirsi a pieno titolo in questo mondo ed è stato beccato in flagrante dai carabinieri. Per questo è tornato dietro le sbarre.

L’attività di osservazione

Nel quartiere di Mazara 2 i carabinieri hanno arrestato un 33enne pregiudicato residente in zona, nei cui confronti sono emersi gravi indizi riguardo alle accuse di detenzione di sostanze stupefacenti. In particolare, i militari dell’Arma hanno avviato un’attività di osservazione degli spostamenti dell’uomo in quanto, nonostante fosse sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali per reati contro la persona ed in materia di stupefacenti, era stato notato recarsi, anche più volte al giorno, nella casa di un 47enne che era a sua volta ai domiciliari con l’accusa di spaccio di droga. Quest’ultimo venne sempre arrestato dai carabinieri nel febbraio scorso.

Entrati in azione

I carabinieri hanno quindi deciso di fermare il 33enne per sottoporlo ad ulteriori controlli poco prima che entrasse nell’appartamento dove vive il pregiudicato. L’uomo, alla vista dei carabinieri, ha tentato inutilmente di darsi alla fuga a bordo di una bicicletta ma è stato intercettato dai militari dell’Arma. I carabinieri si sono successivamente concentrati sulla ricerca di un piccolo pacchetto che il 33enne aveva gettato nell’erba, una volta che si era reso conto che non sarebbe riuscito a scappare. E’ stato rinvenuto e si trattava di un involucro in cellophane contente 53 grammi di cocaina in un unico blocco.

L’arresto

In considerazione del quantitativo di sostanza stupefacente e del comportamento del 33enne, che ha violato anche gli obblighi dell’affidamento in prova, i carabinieri lo hanno arrestato. Su disposizione del sostituto procuratore del tribunale di Marsala, è stato rinchiuso nella casa circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani. Durante l’udienza di convalida dell’arresto, il Gip aveva disposto la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico; tuttavia, l’Ufficio di Sorveglianza di Trapani ha disposto l’immediata sospensione dell’affidamento in prova, pertanto l’uomo resterà in carcere.

Articoli correlati