Non ce l’ha fatta il caporal maggiore dell’Esercito Salvatore Lucente Pipitone aggredito la notte tra venerdì e sabato nella zona di Centocelle a Roma nel corso di una lite in strada.
Il 44enne, originario di Erice, che lavorava come infermiere all’ospedale militare del Celio, era stato ricoverato in gravissime condizioni al Policlinico Umberto I dopo che alcuni passanti avevano allertato le forze dell’ordine: i sanitari lo avevano trovato con un taglio al sopracciglio e un profondo colpo dietro la nuca. Ferite che gli sono state fatali. Sull’episodio sono al lavoro gli uomini della Squadra Mobile che avrebbero già interrogato due persone.
Ancora violenza a Roma
Non si ferma dunque la scia di sangue a Roma dove continuano gli episodi di violenza, specie in periferia. Sabato sera un giovane di 27 anni è stato ferito da colpi di arma da fuoco alle gambe nella zona di Morena. Il giovane è stato raggiunto da almeno due proiettili.
Nell’agguato è rimasto leggermente ferito anche un ragazzo di 21 anni che era in compagnia del 27enne. Le condizioni dei due non sono gravi. Sempre venerdì pomeriggio, all’Infernetto, due ristoratori, marito e moglie, come riportano alcuni quotidiani, si sono recati all’ospedale Grassi di Ostia dichiarando di essere stati raggiunti da alcuni colpi di pistola mentre erano in auto con il loro figlio neonato.
Ad avvicinarli due sicari a bordo di uno scooter. Dietro l’agguato ci potrebbe essere l’ombra della malavita organizzata. Nella notte tra martedì e mercoledì una donna di 36 anni è stata aggredita con pugni in pieno volto davanti al portone di casa, in zona Pigneto. Gridando, la vittima ha richiamato l’attenzione di alcuni residenti che hanno chiamato i soccorsi. Portata all’ospedale Vannini, le sono stati dati dieci giorni di prognosi.
Una settimana fa, di domenica, nei pressi della stazione Termini un milanese di 46 anni, residente a Roma, è stato avvicinato da tre persone che lo hanno derubato e accoltellato. La vittima è ricoverata in prognosi riservata al Policlinico Umberto I, le sue condizioni sono molto gravi. I tre sono stati fermati poche ore dopo l’aggressione dalla polizia: ad incastrarli anche un video di una telecamera presente in zona.
Le aggressioni a Termini
Sempre alla stazione Termini l’1 gennaio una ragazza israeliana di 24 anni era stata accoltellata da un polacco di 25 anni,
senza fissa dimora, poi arrestato alcuni giorni dopo a Milano. L’aggressione, anche in questo caso, era stata ripresa dalle
telecamere e per l’uomo la Procura ha chiesto il giudizio immediato. Dopo i due episodi il Comitato provinciale per
l’ordine e la sicurezza ha deciso di aumentare i controlli attorno alla Stazione, illuminare meglio le strade limitrofe più
buie, anche per rendere più efficaci le telecamere di sicurezza che a loro volta saranno aumentate; inoltre ci saranno più
controlli sui locali e gli esercizi commerciali aperti fino a tardi e agenti delle forze dell’ordine in più.
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