Il braccialetto elettronico va in tilt e allora cerca di approfittarne. Evade dai domiciliari, convinto di poter eludere ogni tipo di controllo. Calcoli sbagliati perché i carabinieri hanno nutrito qualche sospetto e lo hanno braccato. E beccato ad essere uscito fuori di casa nonostante il divieto imposto dalla misura cautelare. E’ finita male nel Trapanese ad un uomo di 59 anni, nuovamente arrestato.
L’accusa
I carabinieri della stazione di Misiliscemi hanno arrestato, per il reato di evasione, un pregiudicato trapanese. L’uomo, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, si sarebbe allontanato arbitrariamente e immotivatamente dalla propria abitazione.
La “furbata”
Al primo controllo dei militari l’uomo faceva notare un malfunzionamento del dispositivo elettronico che veniva subito segnalato alla ditta per la riparazione. I carabinieri, dopo 20 minuti circa, tornavano nell’abitazione non trovando questa volta il 59enne. In pratica avrebbe approfittato del malfunzionamento del braccialetto e del precedente controllo per evadere. Dopo pochi minuti veniva rintracciato a bordo della sua microcar a pochi metri da casa mentre si fumava una sigaretta. Arrestato dai carabinieri che, a seguito dell’udienza di convalida, hanno sottoposto il 59enne nuovamente agli arresti domiciliari così come disposto dal giudice.
C’è chi ha anche tentato di manometterlo
Sempre nel Trapanese c’è un recente precedente che riguarda un altro uomo ai domiciliari in relazione al braccialetto elettronico che era costretto a indossare. Il dispositivo lo ha manomesso per evadere dai domiciliari. Nuovi guai per un 28enne di Trapani che è stato ancora una volta arrestato dai carabinieri ed ancora con il regime dei domiciliari. L’accusa per lui è di evasione.
Ad accorgersi dell’ennesima violazione i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Trapani. In particolare l’uomo era sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico in quanto aveva ripetutamente violato la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Dopo aver manomesso il dispositivo, si era allontanato dalla propria abitazione. A seguito di questa circostanza, i militari dell’arma in servizio di pattuglia sono stati contattati dalla locale centrale operativa in quanto si erano resi conto che era scattato l’allarme relativo al dispositivo elettrico applicato al giovane.
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