In giro con un’auto a noleggio, evade dai domiciliari e viene di nuovo arrestato. Ancora nei guai un 34enne residente nel quartiere di Borgo Ognina a Catania. I poliziotti del locale commissariato lo hanno nuovamente arrestato. L’uomo è conosciuto alle forze dell’ordine perché ritenuto specializzato nei furti di catalizzatori. Questa volta l’accusa nei suoi confronti è di evasione dagli arresti domiciliari.
In casa non c’era
I poliziotti si erano recati nell’abitazione dove il 34enne avrebbe dovuto scontare gli arresti domiciliari. Gli agenti erano andati da lui per provvedere all’installazione del braccialetto elettronico e costatavano la sua assenza in casa. Immediatamente, scattavano le ricerche dell’uomo che, poco dopo, veniva rintracciato e bloccato dagli agenti nel quartiere di Librino a bordo di un’autovettura presa a noleggio.
Anche una denuncia
Il malvivente, denunciato anche per guida senza patente, veniva dichiarato in stato di arresto e, su disposizione del pm di turno, rinchiuso nelle camere di sicurezza della questura in attesa della direttissima.
Catena di furti di catalizzatori
Nel catanese si sta registrando una catena di furti ai catalizzatori, e questo perché dall’oggetto si può ricavare del metallo che sul mercato nero ha un costo molto elevato. Appena qualche giorno fa l’ennesimo arresto, questa volta di un 32enne che a Catania ha provato alla luce del sole a rubare il catalizzatore di un’auto. La polizia però si è accorta di tutto e gli ha fatto scattare le manette ai polsi.
Visto da un residente
Il ladro in quel caso venne segnalato da un residente della zona di Borgo Ognina che ha subito lanciato l’allarme al centralino del locale commissariato. Aveva notato alcune persone intente a sollevare con un crick un’autovettura parcheggiata in via Bernini. Gli agenti, giunti sul posto, riuscivano ad individuare e bloccare uno dei tre malfattori, peraltro già noto per i suoi precedenti specifici, essendo abitualmente dedito al furto dei catalizzatori. Il malvivente, nello specifico, avvalendosi della collaborazione di altri due complici, per i quali sono in corso le indagini per arrivare alla loro identificazione, dopo aver mandato in frantumi il vetro dello sportello anteriore destro di una Lancia Y ed aver rovistato all’interno del veicolo, prelevava il crick in dotazione all’auto utilizzandolo per smontare il catalizzatore di un’Opel Astra parcheggiata nelle immediate vicinanze.
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