La morte avvenuta ieri di Antonio Calandrino, 62 anni di Castelvetrano, ex carrozziere andato in pensione da qualche tempo, ha cambiato completamente il quadro investigativo in mano alla Procura di Trapani. L’uomo la notte di natale venne spinto da una scalinata di via Tagliata, nella cittadina castelvetranese. Stando alla prima ricostruzione dei fatti a spingerlo sarebbe stata una giovane di 23 anni che risulta già iscritta nel registro degli indagati per lesioni personali aggravate. Ora però, con il decesso del 62enne in seguito alle complicazioni sorte per le ferite  riportate nella caduta, gli inquirenti stanno valutando di modificare l’impianto accusatorio.

Le indagini proseguono

Le indagini comunque non si sono mai chiuse rispetto alla ricostruzione dei fatti. Ancora si stanno valutando alcuni aspetti della vicenda anche per capire con esattezza con sia accaduto. In tal senso ogni singolo aspetto può essere determinante. Non tutto comunque ancora collima. Stando ai primi riscontri Calandrino sarebbe intervenuto per un litigio in corso tra due persone, per l’appunto la 23enne indagata e un amico coetaneo. La vittima pare stesse fumando una sigaretta in quel momento ed era appoggiato sulla ringhiera nei pressi della scalinata. Ad un certo punto ha visto avvicinarsi i due con un atteggiamento litigioso, i quali avevano posteggiato la loro auto accanto a quella di Calandrino. Qui ancora non è chiaro cosa il 62enne abbia detto al punto da scatenare la reazione della giovane che lo avrebbe con violenza spintonato e fatto cadere dalle scale.

Le complicazioni

Da quella notte di natale, quando è accaduto il tragico episodio, Calandrino si trovava al trauma center di Villa Sofia dopo un’iniziale ricovero al nosocomio di Castelvetrano. Il trasferimento fu necessario perché ci si accorse delle gravi ferite interne riportate. Il 62enne fu operato per una lesione all’aorta ma una successiva ischemia cerebrale sarebbe stata fatale. Tantissimi i messaggi su facebook di cordoglio, tra questi il nipote: “Ciao zio Nino, eri una persona d’oro”.